"Autocelebrativo": Portesani critico
anche sul video del sindaco
Arriva anche nell’ultimo giorno dell’anno la polemica di Alessandro Portesani, capogruppo di Novità a Cremona, nei confronti del sindaco Andrea Virgilio e stavolta l’oggetto delle critiche è il video in cui scorrono le immagini degli avvenimenti salienti dell’anno, postato sulla pagina Facebook ufficiale del sindaco per salutare il 2025.
In una nota via ufficio stampa, Portesani afferma che “Virgilio è il sindaco dei cremonesi, non un rapper. Gli artisti possono permettersi di essere ‘contro qualcuno’. Un sindaco no. Un sindaco, soprattutto negli auguri, dovrebbe essere per la comunità. Anche qui, purtroppo, la città resta sullo sfondo, come nelle scelte amministrative di Virgilio”.
Polemica dunque su quella che Portesani definisce una serie di “immagini autocelebrative accompagnate dal brano “Così così” di Olly e Juli che ha un testo costruito sul vittimismo rovesciato: “tutti parlano, tutti giudicano”, “tutti si credono migliori”, mentre l’autore rivendica di andare avanti comunque, sfidando chi critica. È una canzone contro qualcuno. Una rivendicazione individualista, orgogliosamente ‘io contro il mondo’. Restituisce l’immagine di un sindaco che si percepisce sotto assedio, che vive la critica come un attacco e che utilizza perfino gli auguri di fine anno per difendersi”.
“Decisamente fuori luogo – continua Portesani – nel giorno degli auguri. Il risultato è un messaggio che non parla alla città, ma replica ai commenti. Un sindaco che, invece di augurare buon anno ai cremonesi, sembra voler chiarire di non gradire le critiche, raccontandosi come bersaglio di giudizi e “sentenze”. Ma la critica democratica non è un attacco personale: è parte del mandato. Qui non c’è comunità. C’è un “io contro tutti”. Ed è paradossale, visto che la parola “comunità” viene ripetuta dal sindaco come un mantra in ogni intervento ufficiale”.
Portesani non perde l’occasione per ricordare di aver perso alle scorse amministrative per soli 192 voti e invoca la necessità di una maggiore collaborazione: “E’ uno di quei risultati che dovrebbero suggerire ascolto, equilibrio, capacità di tenere insieme una città divisa. Non comunicazione muscolare, né tantomeno una narrazione da assedio permanente. Quando il consenso è solido, non c’è bisogno di difendersi”.
Infine, anche un attacco ai contenuti della canzone che accompagna il video: “La scelta del brano solleva un tema evidente di opportunità. Il testo contiene volgarità e passaggi incompatibili con un messaggio istituzionale rivolto a tutta la città. Non è moralismo: è senso del ruolo”.