Gli smart meter: l’evoluzione dei contatori dell’acqua
per una gestione intelligente e sostenibile
Padania Acque, negli scorsi mesi, ha avviato una campagna di sostituzione massiva dei vecchi contatori meccanici dell’acqua potabile con i nuovi contatori elettronici, i cosiddetti smart meter, con l’obiettivo di installarne 50.000 entro il mese di marzo 2026, per poi proseguire con un piano di sostituzione di circa 15.000 contatori all’anno.
“Gli smart meter sono dei contatori intelligenti – commenta Alessandro Riboli, Responsabile dei Servizi Corporate e innovazione del gestore unico integrato – che misurano il flusso d’acqua mediante la tecnologia ad ultrasuoni. Sono dotati di una batteria e di un modulo di trasmissione, che consente di inviare i dati di consumo idrico ad un sistema di acquisizione centralizzato”.
“La comunicazione – prosegue – avviene in modalità wireless mediante la tecnologia NB-IoT, che garantisce un’ampia copertura anche dove il segnale è debole e con bassi consumi, consentendo di salvaguardare la durata delle batterie degli smart meter”.
“La campagna di sostituzione – aggiunge – è completamente gratuita per gli utenti, che di volta in volta, vengono avvisati mediante una comunicazione recapitata nella cassetta postale; inoltre, per gli utenti che hanno il contatore all’interno delle proprietà o che, pur avendolo all’esterno, vogliono presenziare alla sostituzione, è possibile richiedere un appuntamento alternativo rispetto a quello già pianificato”.
“Gli smart meter offrono una serie di vantaggi rispetto ai vecchi contatori meccanici” afferma Riboli.
“Tra questi, un monitoraggio in tempo reale dei consumi idrici e di eventuali anomalie o allarmi, che possono anche riguardare eventuali perdite che hanno i nostri utenti; c’è poi una misurazione automatica, eliminando la necessità di rilevarla in loco e senza pertanto dover mandare il letturista all’interno delle proprietà private. Si ha inoltre anche una maggiore precisione nella misurazione del flusso d’acqua, e una bolletta basata su consumi reali, senza che sia quindi assoggettata a stime e conguagli”.
“Con il nuovo sistema – prosegue – si prevede anche una riduzione dei furti d’acqua, in quanto è possibile intercettare eventuali manomissioni dei contatori, una gestione ottimizzata della rete con interventi mirati e senza sprechi e, nel complesso, una maggiore affidabilità: lo smart meter infatti non è soggetto a particolari manutenzioni”.
“Pertanto – conclude Riboli – possiamo considerare gli smart meter, rispetto ai vecchi contatori meccanici, un’evoluzione indispensabile per una gestione intelligente e sostenibile della risorsa idrica, con notevoli vantaggi sia per i gestori che per gli utenti”.