Le carte di credito dell’amico per acquisti online non autorizzati
Si è ritrovato alcuni acquisti effettuati online di cui non era a conoscenza e pensava che qualcuno gli avesse clonato le carte di credito. E’ per questa ragione che una decina di giorni fa un cremonese si è rivolto alla polizia postale. Gli investigatori hanno però scoperto che nessuna clonazione è mai stata messa in pratica e che ad aver fatto gli acquisti sul web è stato qualcuno di molto vicino al denunciante. I poliziotti sono infatti risaliti ad un amico della vittima e a una dinamica tutta particolare: è nel corso di una vacanza in Spagna, dalla quale i due sono ritornati da non molti giorni, che il 34enne R.L. ha preso nota dei codici delle carte di credito dell’amico. E si è poi scoperta un’altra cosa: anche due uomini che hanno condiviso con i primi il soggiorno in terra iberica hanno lamentato presunte clonazioni delle loro carte.
A delineare l’attività è stato questa mattina in questura l’ispettore capo Alberto Casarotti, affiancato dal capo di gabinetto Adele Belluso (nella foto). I pagamenti su internet denunciati alla polizia postale sono due, pari a 700 e 1300 euro. Da qui è partita l’indagine. I prodotti comprati sono oggetti musicali professionali come impianti di illuminazione (nella foto), finiti sotto sequestro. Il 34enne, è poi emerso, fa proprio parte di una band con cui è solito prendere parte a concerti. L’attenzione della polizia postale si è concentrata attorno a due siti web: uno italiano e uno tedesco. E da quello italiano sono arrivati i primi riscontri. L’indirizzo dato dal 34enne era però falso: si recava personalmente al corriere per ritirare il materiale. Ma ad inchiodarlo è rimasto il numero di documento lasciato per il ritiro. E si è appurato, inoltre, che il 34enne, nel corso della vacanza, ha più volte preferito rimanere nell’alloggio, da solo, con le carte facilmente reperibili, anziché seguire gli amici.
Nella casella di posta di R.L. sono state scovate le conferme delle transazioni. Avvisi di queste operazioni anche sul cellulare, mentre su alcuni giornali spagnoli, portati qui dopo la vacanza, la polizia ha trovato appuntati proprio i codici delle carte di credito. Complessivamente negli ultimi giorni il 34enne aveva cercato di effettuare 17 acquisti sul web, ma l’importo troppo elevato lo ha ostacolato. L’uomo ora si è visto sequestrare il pc (saranno valutate altre transazioni) ed è stato denunciato per uso indebito di carte di credito.