Perri, Rossoni, Pizzetti, Tamoil e altro Discussione al fresco in montagna tra alcuni cremonesi e Pirondini
Caro direttore,
ti scrivo dal Passo Coe, un quarto d’ora d’auto sopra Folgaria, circondato da un gruppetto di simpatici cremonesi (mica tutti sono a Rimini attorno a Perri) che vogliono sfrucugliarmi su “cose di casa”. I birichini mi hanno intercettato per caso. Ci attovagliamo e nella discussione esce una sorta di hit parade di temi del giorno. Senti che roba.
1. Oreste Perri – E’ un galantuomo avvolto nei veleni di una città “vecchia” e di una Politica inguaribilmente ideologizzata. Nessuno crede nel “listone Perri” (da lui stesso definito, venti giorni fa, il gioco dell’estate) ma quasi tutti credono che non si ricandiderà. E’ un sindaco che sopravvive, costretto a vedersela ogni giorno coi Poteri forti della città. Non è un gran bel vedere.
2. Andrea Pasquali – Due anni fa la vittoria per la Presidenza Linea Group Holding. L’uomo di Piva e Perri l’ha spuntata mandando in soffitta l’ipotesi Jotta. Il successore di Giuseppe Tiranti alla guida della potente e strategica multi utility ora però sarebbe in affanno. Il Pdl è ancora spaccato. Non meno del Pd (Titta Magnoli: «Anche da noi c’è chi rema contro»).
3. Tamoil – E’ dall’estate 2007 (quando per la prima volta si è parlato di inquinamento della falda idrica) che la Tamoil fa discutere. E “spacca”. Ora, dopo l’annunciata chiusura, le mille domande (fino al bombardato e ricercato Gheddafi). L’opinione quassù più gettonata è che il Potente di turno rileverà sia l’area disboscata che gli operai superstiti. Eppoi magari, furbescamente, incasserà pure il denaro (pubblico) per l’ultima bonifica. E della raffineria non parlerà più nessuno. Amen.
4. Luciano Pizzetti – L’eco del suo stipendio stiracchiato e delle sue lagne è arrivato anche nell’osteria del passo. Dice un sindaco-icona di un comune non lontano dal capoluogo: «Pizzetti ha sbagliato, non doveva scrivere quello che ha scritto. Di questi tempi, poi! Un autogol».
5. Giuseppe Torchio – Chi l’ha visto? Dicono: sta lavorando in sordina alla costruzione del “Partito di Piva” (come avvertiva Cronaca il 3 ottobre 2009). O sta pensando alle vicende Apic (ipotesi di reato: peculato e malversazione ai danni dello Stato). Di certo si gode un vitalizio mensile di 4.725 euro in quanto ex onorevole. Per carità non è il solo a cuccare la pensione d’oro, con lui ci sono altri 2.200 ex deputati o senatori. Ci costano 220 milioni l’anno. Fino a quando durerà la pacchia?
6. Gianni Rossoni – Il politico di Offanengo, classe 1949, è restato nella squadra di Formigoni (quinto mandato!). A tavola se ne parla come di un “fenomeno” di resistenza ed onnipresenza a sagre, fiere, mostre, cene, merende. C’è lui dietro la smania dei sindaci cremaschi di trasferirsi nella Provincia di Lodi e lasciare l’ingrata e lontana Cremona? Ah saperlo!
7. Rissa al gazebo leghista – Dopo 20 giorni se ne parla ancora. Persino Rifondazione si è tuffata sul tema. Ma non c’è niente di meglio da discutere?
8. Giustizia sportiva – E’ stata pesante con la Cremonese (6 punti e 30.000 euro di multa). Una ingiustizia. Che fare? Arvedi potrebbe incatenarsi a Roma come ha fatto Ulivieri. Ma il Cavaliere non ama le sceneggiate. E su questo siamo tutti d’accordo. In grappa prosit.
Enrico Pirondini