‘Impoverimento’ dell’imprenditoria, anche Cremona colpita dal fenomeno
Confrontando i dati del 2009 e del 2011 due chiari fenomeni di ‘impoverimento’ si notano nel panorama dell’imprenditoria. Non solo artigiani e piccoli imprenditori con ditta individuale, con la crisi anche le imprese lombarde e cremonesi più “strutturate” sono diventate più “povere”. Almeno stando al giro d’affari dichiarato. Si tratta delle imprese tenute a depositare il bilancio annuale, tra società di capitale (spa, srl, sapa) e cooperative. Considerando queste forme societarie, rispetto al 2009 in Lombardia ci sono 9mila imprese “proletarie” in più: due anni fa le società di capitale e le cooperative nella fascia più bassa (al di sotto di 250mila Euro) rappresentavano il 39,7% del totale delle società attive depositanti, nel 2011 raggiungono quota 43%. Si tratta complessivamente di oltre 75mila società con un giro d’affari inferiore a 250mila Euro. E al contempo diminuiscono quelle che superano i 50 milioni di Euro, già vere e proprie “mosche bianche” del sistema imprenditoriale, passando dall’esiguo 1,21% allo 0,99% del totale. A Cremona il peso delle imprese attive che depositano i bilanci con un giro d’affari al di sotto di 250mila euro al secondo trimestre 2009 era del 38,4%. Al secondo trimestre 2011 il salto arriva fino al 42,1%. Quanto ai giri d’affari oltre i 50 milioni di euro il calo del peso delle imprese cremonesi tra 2009 e 2011 è stato dello 0,27% (da 1,08% a 0,81%).
A livello territoriale, sintetizzando i due fenomeni di “impoverimento”, sono le società di Brescia, Mantova, Cremona e Bergamo a soffrire di più, a metà classifica la Brianza. Nella classifica parziale che considera l’aumento delle società al di sotto di 250mila Euro, le realtà più in sofferenza si trovano a Lodi: le società della fascia più bassa aumentano dal 2009 di 4 punti percentuali, passando dal 41% al 45% del totale nel 2011. Seguono le realtà imprenditoriali di Brescia e Mantova. Nella classifica, invece, che considera la diminuzione delle società che superano i 50 milioni di Euro troviamo Brescia, dove si riduce di più la quota di società di fascia più alta, seguita da Cremona e Mantova. È quanto emerge da una elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese.
Peso % di imprese attive che depositano i bilanci con un giro d’affari al di sotto di 250mila Euro su totale
peso % II trim. 2011 | peso % II trim. 2009 | Differenza punti % 2011-2009 | |
BERGAMO | 40,2 | 36,8 | 3,4 |
BRESCIA | 42,5 | 38,6 | 3,9 |
COMO | 43,9 | 40,2 | 3,8 |
CREMONA | 42,1 | 38,4 | 3,8 |
LECCO | 39,0 | 36,2 | 2,9 |
LODI | 45,0 | 41,0 | 4,0 |
MANTOVA | 41,1 | 37,3 | 3,9 |
MILANO | 43,9 | 41,0 | 2,9 |
MONZA E BRIANZA | 42,5 | 38,9 | 3,6 |
PAVIA | 45,0 | 41,4 | 3,6 |
SONDRIO | 43,3 | 41,4 | 1,8 |
VARESE | 43,0 | 40,0 | 3,0 |
LOMBARDIA | 43,0 | 39,7 | 3,2 |
Fonte: Elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese
Peso % di imprese attive che depositano i bilanci con un giro d’affari al di sopra di 50 milioni di Euro su totale
peso % II trim. 2011 | peso % II trim. 2009 | Differenza punti % 2011-2009 | |
BERGAMO | 0,62 | 0,88 | -0,25 |
BRESCIA | 0,69 | 1,04 | -0,35 |
COMO | 0,46 | 0,61 | -0,15 |
CREMONA | 0,81 | 1,08 | -0,27 |
LECCO | 0,59 | 0,78 | -0,20 |
LODI | 0,52 | 0,63 | -0,11 |
MANTOVA | 1,01 | 1,29 | -0,27 |
MILANO | 1,44 | 1,67 | -0,23 |
MONZA E BRIANZA | 0,63 | 0,81 | -0,18 |
PAVIA | 0,31 | 0,31 | 0,00 |
SONDRIO | 0,49 | 0,42 | 0,07 |
VARESE | 0,56 | 0,73 | -0,17 |
LOMBARDIA | 0,99 | 1,21 | -0,23 |
Fonte: Elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese
Classifica complessiva * |
BRESCIA |
MANTOVA |
CREMONA |
BERGAMO |
MONZA E BRIANZA |
COMO |
MILANO |
LODI |
VARESE |
LECCO |
PAVIA |
SONDRIO |
Fonte: Elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese
* Tiene conto della variazione di imprese che depositano il bilancio nella fascia più bassa (al di sotto di 250mila Euro) e di quella delle medesime imprese nella fascia più alta (oltre 50 milioni di Euro)