I teatri cremonesi uniti “Nel labirinto degli affetti”: 19 spettacoli dal 16 di ottobre
(Nella foto una scena di The history boys)
“Nel labirinto degli affetti”: i Teatri del Sistema Teatrale Cremonese, coordinati dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Cremona, estrapolando spettacoli dalle loro stagioni, individuano un denominatore comune, quello degli “affetti”, dei rapporti interpersonali, familiari o occasionali, lieti o tragici, dolci o scabrosi, rassicuranti o scandalosi per presentare al pubblico una rassegna di 19 appuntamenti. Il Ponchielli di Cremona, Il San Domenico di Crema, il Comunale di Casalmaggiore, il Galilei di Romanengo, il Bellini di Casalbuttano, il Sociale di Soresina, il Gonzaga di Ostiano e il Gallerani di S. Giovanni in Croce riuniscono sotto un’etichetta di grande suggestione spettacoli di prosa assai diversi tra loro. Una serie di performances che spesso s’addentrano in una realtà cruda, come anche la cronaca quotidiana ci ha abituato a vivere, ma che il teatro trasfigura, astraendola dal vero, per consegnarla alla ponderata riflessione dello spettatore.
Il Programma:
Teatro Comunale, Casalmaggiore
domenica 16 ottobre ore 16.00
TEATRIDITHALIA
THE HISTORY BOYS di Alan Bennett
uno spettacolo di Elio De Capitani e Ferdinando Bruni
con Elio De Capitani, Ida Marinelli, Gabriele Calindri, Marco Cacciola, Giuseppe Amato, Marco Bonadei, Angelo Di Genio, Loris Fabiani, Andrea Macchi, Andrea Germani, Alessandro Rugnone, Vincenzo Zampa, Ferdinando Bruni
Ambientato in una scuola inglese, racconta di un gruppo di adolescenti alle prese con gli esami di ammissione all’Oxbridge (gli esclusivi college di Oxford e Cambridge): sono ragazzi molto diversi tra loro ma affiatati, dal leader della classe, il donnaiolo Dakin, al fragilissimo Posner, fino al poco convenzionale Scripps. L’insegnante di inglese, Hector e quella di storia cercano di stimolare la loro curiosità infischiandosene del prestigio della scuola, delle tradizioni e delle convenzioni, ma il preside, per la fama del suo Istituto, li vorrebbe tutti ammessi a Oxford o Cambridge. Si apre così uno scontro che vede scendere in campo anche un giovane e ambizioso professore, incaricato di dare una “ripulita” al loro stile, renderlo raffinato, “giornalistico” e spendibile al “supermercato del sapere”.
Teatro San Domenico, Crema
martedi 22 novembre ore 21.00
NUOVO TEATRO
ART
testo originale di Yasmina Reza
con Alessandro Haber, Alessio Boni, Gigi Alberti
regia Giampiero Solari
All’amicizia maschile, sentimento generalmente considerato così puro, così autentico, così naturale, goliardicamente semplice, anche così sacro, specie in Italia, viene data una bella scartavetrata da questa autrice francese,Yasmina Reza. Un quadro bianco, pagato molto. Scattano le reazioni degli amici di chi lo ha comprato. L’apparente satira sull’arte contemporanea diventa la finestra per entrare in un meccanismo di rapporti sull’amicizia.
Teatro Comunale, Casalmaggiore
sabato 3 dicembre ore 21.15
COMPAGNIA DELLA FORTEZZA
HAMLICE
saggio sulla fine di una civiltà
drammaturgia e regia Armando Punzo
con gli attori detenuti della Compagnia della Fortezza
Elsinore è un moloch, chiede un sacrificio troppo grande ad un Amleto che non riesce, che non vuole più essere Amleto. Fuggire dal palazzo, fuggire a se stessi e trasformarsi, cercare un nuovo spazio, un altro tempo, nuove vesti tra le righe di altri autori fino a giungere nel Paese delle Meraviglie. Lasciarsi prendere per mano da Alice, farsi condurre nel mondo alla rovescia di Carroll, farsi trascinare dai suoi personaggi. Perdersi, smarrirsi e poi ritrovarsi. È’ questo Hamlice: visione abbacinante e sogno al crepuscolo, uno spettacolo che toglie il terreno sotto i piedi e conduce lo spettatore “altrove”, dove la “possibilità” è ancora possibile.
Teatro Auditorium G. Galilei, Romanengo
sabato 3 dicembre ore 21.15
CARROZZERIA ORFEO
IDOLI
drammaturgia Gabriele Di Luca
regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi
con Gabriele Di Luca, Giulia Maulucci, Valentina Picello, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi
Lo spettacolo esplora i nuovi vizi capitali della nostra società, le sue deformazioni individuali e collettive, le tendenze incontrollabili, spesso disastrose, che dietro l’apparente normalità degli uomini e del loro vivere quotidiano celano lo scenario inquietante di una società alla deriva. Conflittualità con il mondo esterno e con se stessi, noia di vivere, assenza di interessi, vuoto interiore, apatia morale, rabbia, frustrazioni…frammenti di umanità che si vanno ad incastonare all’interno di un desolante quadro di vita contemporanea. Una coppia, una famiglia, un nipote e un nonno sono i protagonisti di questa “commedia nera” nella quale nessuno è salvo. Crudele e grottesco. Divertente e osceno. Perché è proprio della vita l’intreccio tra l’odio feroce e una torta.
Teatro Auditorium G. Galilei, Romanengo
sabato 17 dicembre ore 21.15
PICCOLO PARALLELO CECCHI – ZAPPALAGLIO
IL GIARDINO DELLE ARANCE E DEGLI ANGELI CHE PIANGONO
testo, scene, regia, luci e costumi Enzo G. Cecchi
con Michele Dallagiacoma, Martino Valentini
La storia è molto semplice. Un uomo, un viaggiatore di nome forse Carlo, arriva in un luogo con dei carteggi. Non si saprà mai se testamento, mappa o che altro. E in questo luogo decide di fermarsi e di creare un giardino. Vicino a questo luogo, abita un altro uomo, un muratore di cui non si conosce il nome, forse Matteo, forse Pietro. Il primo uomo, Carlo, non ha memoria o ricordi del proprio passato se non qualche immagine sfuocata e così, senza riconoscibilità, ricordi o affetti, vuole rimanere. Parla però una lingua strana che è una mescolanza delle varie lingue dei posti che ha visitato. Il secondo, Matteo, è un muratore, “un paesano” che ha chiaro il proprio passato, ma ha sfuocato il proprio presente. Si fa chiamare con nomi diversi alla ricerca di una identità e di un affetto che gli dia la forza e la voglia di continuare. Delicato e ironico, anche lui parla una lingua strana. Ma i fantasmi e le paure ritornano e di nuovo, senza memoria, senza ricordo e con una nuova identità, il viaggiatore decide di ripartire.
Teatro Comunale, Casalmaggiore
sabato 7 gennaio ore 21.00
BAM TEATRO e PIERFRANCESCO PISANI
THOM PAIN
(basato sul niente)
di Will Eno, traduzione di Noemi Abe
regia Elio Germano in collaborazione con Silvio Peroni
con Elio Germano
Thom Pain racconta per quasi due ore la propria esistenza di antieroe solitario, narratore, amante tormentato, pazzo, esistenzialista, comico, caustico, poeta, ottimista ferito e pessimista speranzoso. Intrappolato nelle sue riflessioni, che sembrerebbero inconsistenti e sconnesse, ci introduce alla memoria e agli incidenti che hanno plasmato la sua infanzia e ne hanno fatto l’uomo che è. Narrando in questo modo di sé, continuamente in bilico fra memoria e paura, si abbandona ad altre storie, a barzellette, tentando giochi di prestigio e deviando ripetutamente dal filo del suo discorso. Ma è proprio in questo “parlare d’altro” che, forse, si rintracciano i percorsi più profondi e veri della sua identità. Un’autentica cavalcata di parole, una grande prova di teatro.
Teatro San Domenico, Crema
giovedi 12 gennaio ore 21.00
ATIR
CLEOPATRÀS
di Giovanni Testori
regia Gigi Dall’Aglio
con Arianna Scommegna
al violoncello Antony Montanari
Cleopatràs è il primo dei Tre lai, tre lamenti di morte che altrettante figure femminili – Cleopatra e poi Erodiade (Erodiàs) e la Madonna (Mater Strangosciàs) – rivolgono al loro amato. Cleopatràs tocca tutti i tasti del rimpianto per la perduta ricchezza della vitalità e sono proprio gli elementi più concreti della vita ad ossessionare la mente allucinata della morente: i cibi, le bevande, i vestiti, le canzoni, le vacanze, l’attaccamento alla propria terra.
Teatro A. Ponchielli, Cremona
martedi 24 gennaio ore 20.30
TEATRO FRANCO PARENTI
FAVOLA – C’era una volta una bambina, e dico c’era perché ora non c’è più
di e con Filippo Timi
e con Lucia Mascino e Luca Pignagnoli
Filippo Timi, artista dirompente tra i più apprezzati del cinema e del teatro italiano, è autore e interprete di Favola. Le vicende e le atmosfere di questo spettacolo sembrano voler raccontare le infelici felicità di due amiche casalinghe che, quotidianamente, s’incontrano in una deliziosa e rassicurante casetta americana anni Cinquanta. Ma una serie di scabrosi segreti sconvolgeranno la storia, arrivando dove mai ci si potrebbe aspettare.
Teatro Auditorium G. Galilei, Romanengo
sabato 28 gennaio ore 21.15
PICCOLO PARALLELO CECCHI – ZAPPALAGLIO
GERUNDIA FELIX
testo, regia, scene e costumi Enzo G. Cecchi
con Marco Zappalaglio, Enzo Cecchi, Giovani Massimo, Angelo Lucchi, Anna Carra
Un imprenditore in attesa di un trapianto e un domestico straniero, due muratori in attesa di un pullman che non passa mai, una vecchia senza meta. Questi i personaggi di Gerundia Felix. Gerundia perché ambientato in una di quelle zone un tempo ricoperte dal Lago Gerundo, ai confini fra Bergamo, Brescia, Cremona, ma potrebbe essere un qualsiasi altro luogo. Si parla di razzismo, intolleranza e compravendita di organi, spensieratamente con parole qualsiasi ascoltate al bar o al supermarket. Uno spettacolo duro, a volte surreale che scivola nel comico che mette a nudo una umanità impietosa che pur intollerante non può più vivere senza “l’altro”.
Teatro San Domenico, Crema
giovedi 2 febbraio ore 21.00
STAR DUST INTERNATIONAL
IL CATALOGO
di Jean Claude Carriére
con Ennio Fantastichini e Isabella Ferrari
regia Valerio Binasco
Jean-Jacques, giovane avvocato in carriera, noto Don Giovanni della Parigi bene, conduce una vita da scapolo esemplare, perfettamente organizzata tra ufficio, serate mondane e nottate con donne sempre diverse. Ha però un difetto: non ha memoria, ed è perciò costretto a catalogare in un album tutte le sue conquiste. Un giorno piomba a casa sua Suzanne, una giovane donna alla ricerca di un certo Philippe Ferrand. La donna è stanca e senza troppi preamboli decide di installarsi a casa di Jean-Jacques sconvolgendo così l’ordine maniacale del suo monolocale e della sua vita. Si tratta di un tragicomico incontro-scontro di universi paralleli e apparentemente estranei. L’incomunicabilità, e dunque la solitudine, sono le due dimensioni in cui vivono i personaggi.
Teatro Bellini, Casalbuttano
sabato 4 febbraio ore 21.00
SYNERGIE TEATRALI
LISISTRATA
di Aristofane
con Gaia De Laurentiis, Stefano Artissunch, Stefano Tosoni, Gian Paolo Valentini
regia Stefano Artissunch
Lo spettacolo è un’ omaggio a tutti i caduti per la Patria, in tutte le guerre, che non hanno esitato a sacrificare in silenzio la propria esistenza nella speranza di un domani migliore. Il filo conduttore è Lisistrata che con lo stratagemma dello sciopero del sesso ricatta i guerrieri spartani ed ateniesi a trattare la pace per porre fine alla guerra del Peloponneso. Proprio la sua fermezza ed arguzia favoriscono il gioco comico ma anche polemico e riflessivo nella commedia. Lisistrata non è solo una donna che convince le altre ad attuare lo sciopero del sesso ma è lei che si fa motore di un dolore universale: “sciagurate siamo noi donne a portare il peso della guerra, partoriamo i nostri figli e li mandiamo a fare i soldati!”.
Teatro A. Ponchielli, Cremona
venerdi 10 e sabato 11 febbraio ore 20.30
TEATRIDITHALIA
RACCONTO D’INVERNO
di William Shakespeare
con Ferdinando Bruni
regia Ferdinando Bruni e Elio De Capitani
Racconto d’inverno è una delle ultime opere composte da Shakespeare. Siamo di fronte a una tragedia? No, tutt’altro. Piuttosto di una tragicommedia o di una commedia romanzesca. Il testo narra le vicende di Leonte, il re di Sicilia, che, posseduto da una gelosia cieca e distruttiva, annienta tutto ciò che gli è più caro. Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani ne parlano come di un “Otello senza Iago, dove la gelosia è trattata come un fenomeno puro che, né più né meno dell’innamoramento, può essere repentino e immotivato e non ha bisogno di sobillatori”.
Teatro A. Ponchielli, Cremona
martedi 28 febbraio ore 20.30
PICCOLO TEATRO DI MILANO – TEATRO D’EUROPA
BLACKBIRD
di David Harrower
con Massimo Popolizio e Anna Della Rosa
regia Luis Pasqual
Lluís Pasqual si cimenta con un testo scomodo e terribilmente attuale sulle ferite inguaribili di un amore sbagliato, Blackbird del quarantenne David Harrower, rivelazione della nuova drammaturgia scozzese. In Blackbird si affronta un tema drammatico, l’amore di un uomo adulto per una bambina, da una prospettiva diversa. “Mettere in scena Blackbird”, spiega Pasqual, “significa portare in evidenza un tema che tutti conosciamo nella sua realtà quotidiana, per guardarlo in modo più profondo, al di fuori di ogni significato scandalistico”.
Teatro San Domenico, Crema
giovedi 1 marzo ore 21.00
TEATRO STABILE DI NAPOLI – COMPAGNIA SUD COSTA OCCIDENTALE C.R.T.
LA TRILOGIA DEGLI OCCHIALI BALLARINI – capitolo III
testo e regia Emma Dante
con Manuela Lo Sicco, Sabino Civilleri
Ballarini è la storia di due anziani che, allo scoccare della mezzanotte di un Capodanno, aprono i bauli del passato e festeggiano l’arrivo di un nuovo anno ballando a ritroso la loro storia d’amore. È un flash-back struggente, senza testo, estratto dalla Trilogia degli occhiali, scritta e diretta da Emma Dante, composta di tre spettacoli autonomi ma i cui personaggi sono indissolubilmente legati da temi di marginalità e tutti inforcano gli occhiali. Sono mezzi cecati. Malinconici e alienati.
Teatro A. Ponchielli, Cremona
martedi 6 marzo ore 20.30
TEATRO STABILE DEL VENETO FONDAZIONE TEATRO DUE
TUTTO SU MIA MADRE
di Samuel Adamson dal film di Pedro Almodovar
con Elisabetta Pozzi, Alvia Reale, Eva Robin’s
regia Leo Muscato
Tutto su mia madre è il film capolavoro scritto e diretto da Pedro Almodóvar nel 1999. “Si parla di maternità, paternità, omosessualità, uomini che diventano donne, padri che diventano madri. Si parla fortemente di teatro, cinema e scrittura; di malattia, di droga, aids, di trapianti, donazione di organi, d’amore e di morte. L’incrocio di questi temi sarebbe potuto diventare un guazzabuglio senza pari. Nelle mani di Almodóvar, invece, ogni cosa si concatena perfettamente, nella vita di tutti quei personaggi che Manuela, la protagonista, incontra nel suo viaggio.
Teatro Auditorium G. Galilei, Romanengo
sabato 10 marzo ore 21.15
COMPAGNIA BERARDI/CASOLARI
LAND LOVER
La terra dell’amore
testo e regia Gianfranco Berardi
con Gianfranco Berardi, Gabriella Casolari, Roberto De Sarno, Eugenio Vaccaro
Land Lover – La terra dell’amore, un progetto nato dalla volontà di Gianfranco Berardi di indagare, a partire da sé, situazioni paradossali al limite tra il comico e il tragico, una commedia dove le identità dei personaggi crollano nell’assenza di una risposta in grado di cambiar loro la vita. Berardi parte dalla sua storia personale, dalla sua ricerca ossessiva al perseguimento di amore e benessere, che durante alcuni suoi viaggi in altra zone del pianeta, sono parsi a portata di mano: luoghi dove bisogni carnali e spirituali sembrano essere soddisfatti con facilità. Ma è davvero questa la felicità? La vicenda si svolge su un’isola dei sogni, terra dell’amore (Land Lover appunto) che prende ispirazione da quelle mete turistiche dove vige il mercato del sesso, paradisi naturali e artificiali dove tutto sembra possibile. Tre personaggi stravaganti si recano al cospetto di un folcloristico santone alla ricerca di consulti appaganti e di un miracolo.
Teatro Comunale, Casalmaggiore
sabato 10 marzo ore 21.00
CRT -Milano, THÉÂTRE GARONNE-TOULOUSE, ARMUNIA – CASTIGLIONCELLO
OMBRE – WOZZECK
testo di Rita Frongia tratto da “Wozzeck” di A. Berg e “Woyzeck” di Geog Buchner
ideazione e regia di Claudio Morganti
con Gianluca Balducci, Rita Frongia, Claudio Morganti, Francesco Pennacchia, Antonio Perrone, Gianluca Stetur, Grazia Minutella
Le ombre ricoprono la terra. Le ombre si adagiano su ogni cosa e di ogni cosa prendono forma. Le asperità delle superfici distorcono e tormentano le ombre. I cinesi dicono che le ombre racchiudono le anime. Il fatto che abbiano pensato ad un telo (il Telo della morte) verticale, bianco e perfettamente liscio che le possa catturare non è atto di presunzione ma di misericordia. Il telo della morte è il luogo dove le anime tormentate dai tormentati corpi terreni possono trovare un po’ di pace nella loro forma purificata. Lì possono sostare piene e compatte. In cambio ci regalano tutta la forza del loro dramma. Che salto folle passare dalla superficie del corpo all’interno dell’anima! Si tratta semplicemente di uno spettacolo di teatro di figura. Un teatro d’ombre. Si tratta di un “Operina musicale per uomini ombra di poche parole”. È la storia del soldato Woyzeck.
Teatro Bellini, Casalbuttano
domenica 18 marzo ore 21.00
FAMA FANTASMA
HONOUR
di Joanna Murray-Smith traduzione Masolino d’Amico
con Paola Pitagora, Roberto Alpi, Viola Graziosi, Evita Ciri
regia Franco Però
Murray Smith, con il suo stile essenziale e immediato arriva dritta in punta di penna al cuore delle dinamiche di una famiglia, mettendo alla prova la nostra concezione di “dignità” e di senso della “convenienza”. Il testo si snoda lungo questo sentiero emotivo con un’inevitabilità che avvince, fino ad arrivare ad un finale nient’affatto scontato.
Teatro Gonzaga, Ostiano
Teatro Cecilia Gallerani, San Giovanni in Croce
Teatro Sociale, Soresina
marzo – date da definire
PROXIMA RES
ANTROPOLAROID
di e con Tindaro Granata
“Antropolaroid è un racconto grezzo e popolare abitato da storie che i miei nonni, non consapevoli di utilizzare una tecnica antica, mi hanno tramandato. Io le ho istintivamente memorizzate nel mio letto, come si memorizzano le favole della buonanotte. È un “Cunto”, memoria a me trasmessa inconsapevolmente dai miei nonni, entrambi analfabeti. Riscrivo e reinterpreto il passato della mia famiglia intrecciandolo ad episodi di cronaca avvenuti nel mio paese di nascita. Personaggi e voci vengono portati in scena esclusivamente con l’aiuto del mio corpo. Queste umanità, senza artifici scenografici si alternano, si sommano, si rispondono, come legate da un comune cordone ombelicale. Ho voluto raccontare una storia nella quale il male si perpetra sempre, come un’eredità misteriosa tramandata di padre in figlio, un male che si presenta ad ogni nascita e ad ogni morte.” (Tindaro Granata)