Cronaca

Ricorso contro Albertoni, il Comune deposita la memoria difensiva

(Nella foto, Oreste Perri, Franco Albertoni, Pasquale Criscuolo)

 

Depositate questa mattina presso il Tar di Brescia le memorie difensive del Comune per il ricorso contro la nomina di Franco Albertoni all’Aem. La “versione” dell’amministrazione, a supporto della nomina di Albertoni, è stata preparata dal segretario generale, Pasquale Criscuolo, in vista della prima udienza in programma per mercoledì 16.

In quella sede, il tribunale amministrativo valuterà le ragioni del ricorrente, il leghista Alessandro Carpani. Carpani, assistito dall’avvocato di Bergamo Mirko Brignoli, ha chiesto l’annullamento del decreto di nomina di Albertoni e la nomina di un nuovo Cda per Aem Spa.

Oggetto del contendere, l’articolo 2, comma 4, del regolamento comunale sugli indirizzi e le nomine in enti di secondo livello. Il comma in questione stabilisce che “Non possono essere nominati coloro che abbiano già avuto nomine da parte del sindaco nel medesimo organismo, anche con incarichi diversi, per due mandati amministrativi consecutivi o, comunque, per un tempo superiore al doppio della prevista durata della carica nell’Ente, Azienda, Fondazione o Istituzione cui si riferisce la nomina o la designazione”.

E’ sull’interpretazione di questo comma che il Tar è chiamato a decidere, poiché per Carpani e il suo legale il passaggio è più che sufficiente ad invalidare la nomina di Albertoni, mentre per il Comune la designazione di Albertoni non presenta alcun profilo di contrasto con il regolamento comunale.

Sul contenuto della memoria difensiva del Comune c’è, naturalmente, il massimo riserbo. Il segretario Criscuolo questa mattina ha però concesso che le considerazioni di fondo inviate al Tar rispecchiano quelle da lui espresse nei mesi scorsi, in piena polemica per la nomina di Albertoni.

Sul limite dei due mandati – così si è espresso Criscuolo a fine luglio – “l’incompatibilità non sussiste”. “I precedenti incarichi di Albertoni – ha spiegato – sono stati conferiti durante il mandato dell’allora sindaco Gian Carlo Corada (dal 2005 al 2008 il primo incarico; dal 2008 al 2011 il secondo; ndr). Non si concretizzano quindi le condizioni di incompatibilità d’aver già ricevuto incarichi per due mandati amministrativi consecutivi pieni”.

Inoltre, “Albertoni ha maturato un mandato amministrativo sotto Corada e si trova a proseguire l’incarico nel mandato Perri”. L’incompatibiltà, ha fatto notare il segretario generale, “scatterà dunque alla fine del mandato amministrativo del sindaco Perri”.

Sempre ad avviso di Criscuolo, risulta inapplicabile al caso di Albertoni anche la seconda previsione dell’articolo in questione. Ovvero l’impossibilità di essere nominati “per un tempo superiore al doppio della prevista durata della carica”.

“L’incarico nel Cda di Aem dura tre anni e Albertoni lo ha ricoperto per sei anni – ha dichiarato il segretario -. Vale a dire un periodo pari al doppio rispetto alla durata della carica e non superiore al doppio, come prevede il regolamento”.

Si attende allora mercoledì 16 per capire se le ragioni addotte dal Comune siano sufficienti a rintuzzare quelle di Carpani. Il Tar potrebbe decidere subito nel merito così come potrebbe pronunciarsi subito sulla richiesta di sospensiva e nei giorni seguenti nel merito. In ogni caso, ipotizza Criscuolo, entro due/tre giorni il Tar dovrebbe pronunciarsi in via definitiva.

 

f.c.

 

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