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Calcioscommesse, Cassano esce dal carcere: concessi i domiciliari

Cassano

Mario Cassano, portiere del Piacenza arrestato nell’ambito dell’inchiesta calcioscommesse, finisce ai domiciliari. “La memoria presentata dal difensore di Cassano – scrive il gip Guido Salvini nell’ordinanza di scarcerazione – costituisce una rivisitazione degli elementi già esposti nella misura cautelare, i quali non hanno certo perso la loro efficacia, anche tenendo conto che le accuse mosse all’indagato si collocano in un ampio quadro che ha fatto emergere la manipolazione, con tecnica del tutto analoga, di moltissime partite, e quindi trovano la loro credibilità non solo nelle dichiarazioni specificamente raccolte a carico di Cassano, ma nel contesto generale dell’indagine”. “Tali elementi – prosegue il giudice – dovranno essere sottoposti nel prosieguo ad una prova di resistenza che si sostanzierà verosimilmente con gli ulteriori interrogatori di Doni e Gervasoni (che non hanno particolari motivi di astio nei confronti di Cassano) e con eventuali confronti con l’indagato e anche con lo sviluppo del cellulare messo a disposizione da Cassano, ma allo stato non può affermarsi che la gravità degli elementi indiziari sia in alcun modo venuta meno”. Lontano il rischio di reiterazione del reato secondo Salvini: “sotto il profilo delle esigenze cautelari, l’istanza può in parte essere condivisa ed accolta in quanto da un lato l’indagato è stato sospeso dal Piacenza Calcio, e quindi è piuttosto lontano il rischio di reiterazione, e d’altro lato i confronti previsti non si sono ancora svolti, ma tale ritardo non è una buona ragione per mantenere ulteriormente nei confronti di Cassano la più grave delle misure cautelari (la posizione di Cassano è tra le più gravi, svolgendo egli il ruolo di portiere). Appare quindi sufficiente applicare nei suoi confronti la misura degli arresti domiciliari”.

 

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