Cronaca

Domenica blocco totale alle auto Transito consentito dalle 8 alle 20 solo sulle arterie principali Riscaldamenti sotto i 20 gradi

– FOTO FRANCESCO SESSA

Domenica blocco totale del traffico a Cremona. Dalle 8 alle 20 è possibile percorrere in auto solo le arterie principali (penetrazione, collegamento e parcheggi). Via Brescia, Via Bergamo, Tangenziale, via Milano e via Ghinaglia, viale Po, via Massarotti, via del Giordano, viale Trento Trieste e via Dante, via Ghisleri e via Giuseppina (elenco completo e mappa in fondo). Tutto il resto è chiuso al transito delle macchine. Si fermano tutti i veicoli, tranne quelli elettrici e quelli alimentati a gas (Gpl e metano). Ecco la nuova ordinanza che tra poche ore verrà firmata dal sindaco Oreste Perri e che fa seguito al protocollo d’intesa tra il Comune di Cremona e altre nove municipi confinanti per contrastare la lotta all’inquinamento. Una giornata senza auto estesa e blindata. Impegnati in grande numero i Vigili Urbani che per tutta la durata dello stop saranno impiegati nel controllo di eventuali infrazioni. «Il sindaco – si legge nell’ordinanza – invita tutti i cittadini ad utilizzare mezzi alternativi ai veicoli motorizzati, preferendo l’uso della bicicletta o dei mezzi pubblici per gli spostamenti urbani». Esclusi i veicoli dei residenti unicamente in presenza di comprovata necessità e dei veicoli diretti alla farmacia di turno.
Altro divieto, quello di non superare i 20 gradi come temperatura per il riscaldamento degli edifici privati. A questo proposito, il Comune si è impegnato ad inviare una lettera agli amministratori di condominio per invitarli a seguire le indicazioni. «Il sindaco invita i cittadini, salvo casi particolari, a ridurre la fascia oraria giornaliera di riscaldamento degli edifici di almeno un’ora, rispetto alle 14 previste dalla normativa, a limitare il riscaldamento nelle scuole pubbliche durante i periodi di chiusura». Attenzione anche per la temperatura negli edifici pubblici (non superiore ai 20 °C) e agli esercizi commerciali, incalzati a chiudere le porte per non disperdere calore.
Il provvedimento è scattato dopo dodici giorni consecutivi di superamento dei parametri fissati dall’Ue, come previsto dal piano dei sindaci. Il blocco riguarda solo il comune di Cremona non i comuni limitrofi, Castelvetro compreso, che però si stanno già adoperando per sensibilizzare i cittadini, inviando loro l’ordinanza del blocco e attaccando locandine informative per incentivare i propri residenti a parcheggiare fuori dal centro e a proseguire a piedi. Consentito l’ingresso nelle aree interdette solo in casi di emergenza e solo se le destinazioni sono il parcheggio di piazza Marconi o quello La Marmola.
«Siamo consapevoli – ha commentato il sindaco Oreste Perri – che il blocco di domenica non risolverà il problema. Ma serve per abbassare il rischio e per creare i presupposti affinché i cittadini si spostino in bici, a piedi o con mezzi pubblici. Da questo punto di vista, ci stiamo impegnando per ripensare il trasporto pubblico urbano. Per dotare la città di nuovi mezzi ecologici, perché non è possibile vedere in centro quegli autobus enormi che da soli inquinano come dieci macchine messe insieme e magari con a bordo solo una persona».
«Siamo contenti di essere stati coinvolti – ha detto il sindaco Francesco Marcotti di Castelvetro Picentino – perché la realtà di Cremona è la realtà di Castelvetro. Noi cerchiamo di dare il buon esempio, tenendo sotto controllo il riscaldamento degli edifici pubblici, e sensibilizziamo la popolazione. Sul lungo termine, stiamo pensando a degli incentivi per le nuove costruzioni che dimostrino di avere le caratteristiche di basso consumo».
«Pubblicheremo sul sito l’ordinanza», ha dichiarato il sindaco di Malagnino Alessandro Scandolara. «Noi abbiamo già appeso le locandine in paese – gli ha fatto eco il sindaco di Spinadesco Ferruccio Peccati – In più, spediremo un volantino a tutte le famiglie». «La chiusura al traffico ha un valore simbolico – ha concluso il sindaco di Castelverde Carmelo Lazzarini -. Serve a ricordare che dobbiamo tutti fare dei sacrifici: non possiamo pretendere aria buona e comodità. Dobbiamo educare ad un nuovo modo di consumare. Obbligare a non usare la macchina e allo stesso tempo investire nel trasporto pubblico».
«Non è del tutto corretto dire c’è aria mortale a Cremona – ha esordito l’assessore all’Ambiente Francesco Bordi – In tutto il nord Italia c’è, non solo a Cremona. Il problema non sono solo le auto, sono i riscaldamenti (infatti si sono abbassate le temperature ed è aumentato vertiginosamente il pm10). Per questo, stiamo riproponendo il tema del teleriscaldamento e degli impianti a biogas utilizzati dai paesi vicini».
«Sul trasporto pubblico ci stiamo muovendo – ha chiuso l’assessore ai Trasporti Francesco Zanibelli -. La gara provinciale è un esempio di un’attenzione a più ampio raggio sul problema».

I VALORI DELLE PM10 E LE TARGHE ALTERNE
Intanto, le polveri si dimezzano per l’effetto del vento ma non scendono sotto la soglia. Nell’Area 1 la media dei valori è di 86 microgrammi al metro cubo. In via Fatebenefratelli 96, 88 in piazza Cadorna e a Spinadesco, 71 in via Gerre Borghi. Se le pm10 resteranno oltre il limite dei 50 microgrammi al metro cubo fino a mercoledì, scatterà il provvedimento successivo delle targhe alterne come previsto dal piano dopo 18 sforamenti consecutivi. «Ci stiamo già lavorando», assicura l’assessore Bordi al termine della conferenza stampa.

 

Ecco la mappa con in verde i percorsi consentiti

 

Il fermo del traffico non si applica alle strade di penetrazione:

– alle strade di penetrazione: Ex SS 10 Piacenza, viale Po, via della Ceramica, via Vecchia, via Milano, via Castelleone, via Bergamo, via Boschetto (da via Cimitero fino alla Motorizzazione Civile), via Cimitero, via Brescia (fino all’imbocco della “tangenziale”), via Persico (fino all’incrocio con via dell’Annona), via Mantova, via Giuseppina, via Casalmaggiore (fino all’imbocco della circonvallazione sud-est), via Portinari del Po (limitatamente al tratto per raggiungere il piazzale Azzurri d’Italia);

– alle strade di collegamento: via Eridano, via Monviso, via Seminario, via N. Sauro, via Zaist (“tangenziale”); viale Concordia, via Massarotti, via Ghinaglia, piazza Risorgimento, via Dante, viale Trento e Trieste, piazza della Libertà, via Ghisleri, via Novati, via del Giordano, piazzale Cadorna (cerchia delle vecchie mura); via Tavernazze (tratto compreso da Bosco ex Parmigiano a via Busada), via Campanella, via Busada (circonvallazione sud-est); via dell’Annona (altre).

– ai parcheggi: piazzale Atleti Azzurri d’Italia; parcheggio via della Ceramica; autosilo via Massarotti; parcheggio Ex Tranvie via Dante; parcheggio piazzale della Croce Rossa; parcheggio Stadio Zini via dell’Annona; parcheggio Ospedale Maggiore Largo Priori.

 

g.f.

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