Accorpamento Province, la proposta dell'Ulp: "Passare da 12 a 7"
“Il Salva Italia non salva proprio niente: propone un risparmio di appena 70 milioni di euro all’anno, mentre la nostra proposta consente di abbattere i costi complessivi della spesa pubblica di oltre 5 miliardi di euro all’anno.” Ad affermarlo, a margine del Consiglio Direttivo dei Presidenti delle Province lombarde che si è tenuto questa mattina a Palazzo Isimbardi, è il numero uno dell’UPL (Unione Province Lombarde), Leonardo Carioni.
Gli Enti fanno quindi quadrato intorno alla proposta di riforma delle istituzioni di area vasta formulata dall’Unione nazionale delle Province, che loro per primi hanno contribuito a stendere; del resto è proprio su impulso dell’UPL, grazie all’impegno del parlamentare Daniele Bosone, Presidente della Provincia di Pavia, che la proposta di legge verrà depositata in Senato la prossima settimana per essere così discussa insieme alla nuova Carta delle Autonomie. “Non ci opponiamo minimamente ad una riorganizzazione del livello intermedio di governo territoriale – sottolinea Carioni -, che anzi riteniamo doverosa. Tuttavia vogliamo che venga fatta con intelligenza. Per questo, accanto ad un’imprescindibile razionalizzazione delle Province, proponiamo una riduzione degli uffici periferici dello Stato e l’eliminazione totale di tutti quegli enti “carrozzoni”, come Consorzi, Unioni di Comuni, Enti parco etc, che per la quasi totalità svolgono funzioni clone e rappresentano un’enorme fonte di spesa pubblica. In questo modo le Province rimarrebbero Enti di primo livello, con amministratori democraticamente eletti, e i Comuni continuerebbero a poter contare su un punto di riferimento intermedio tra loro e la Regione.”
Nel corso della riunione di venerdì 11 maggio si è parlato anche dell’ipotesi di accorpare alcune realtà territoriali per cominciare subito a ridurre il numero delle Province in Lombardia: “Quanto all’accorpamento delle province – afferma il Presidente della Provincia di Milano e vicepresidente vicario dell’UPL, On. Guido Podestà – stiamo ragionando sull’esperienza maturata dal Piemonte, che ha proposto una considerevole riduzione da otto a quattro enti. Crediamo che un’operazione del genere possa essere trasposta in Lombardia: dalle attuali 12 province, potremmo giungere a 6-7 enti sulla base, ovviamente, di considerazioni di carattere economico a orografico”.
In conclusione, il Presidente Carioni sottolinea: “È ora più che mai urgente un confronto fattivo con Regione Lombardia, che ad oggi, in via ufficiale, non è ancora mai avvenuto, nonostante lo stesso Governatore Formigoni l’avesse promesso ai 12 Presidenti delle Province lombarde in occasione di una riunione che risale ormai allo scorso mese di gennaio.”
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