Cronaca

Centro islamico al NecEnte, Lega: "Sconcertati"

“Sono sconcertato dalle dichiarazioni rilasciate dai componenti della giunta comunale”, esordisce così il commissario cittadino della Lega Nord Stefano Borghesi in merito allo spostamento della sede del centro culturale islamico La Speranza all’ex discoteca NecEnte in via Bibaculo. “Mi chiedo come si possa sostenere che un luogo in cui si celebra il Ramadam e dove vi saranno centinaia di persone in preghiera “non sia una moschea ma un’altra cosa”.  Sarei proprio curioso di sapere la definizione di questa “altra cosa”.
“L’amministrazione – continua Borghesi – si assuma le proprie responsabilità politiche senza prendere in giro i cittadini. Il Comune ha autorizzato lo spostamento di quella che nei fatti sarà una nuova moschea, punto. Tanto più che basta vedere la pagina Facebook dell’associazione e tradurne le note informative per avere la conferma che si tratta di una moschea per l’insegnamento di lingua araba. E allora che gli amministratori non facciano dichiarazioni assurde e fuorvianti ma  ci dicano la verità!”.
“Agghiacciante è anche l’approccio di chi sostiene che gli islamici “ci hanno usato una cortesia” chiedendo al Comune l’autorizzazione – prosegue Borghesi – forse l’assessore non ha chiaro il concetto che le regole dovrebbero valere per tutti, cremonesi e non.  Se al Comune è stato chiesto un parere e se il Comune l’ha fornito forse è perché ci sono delle norme da rispettare, altro che cortesia! Questa è l’ennesima dimostrazione di come l’amministrazione comunale sia più sensibile alle istanze di tali associazioni islamiche rispetto ad altre istanze più care ai cremonesi come, ad esempio,  la richiesta di maggiore sicurezza, la lotta al degrado e alla microcriminalità”.
“Ricordo – conclude – che fino a quando la Lega Nord faceva parte della maggioranza questo spostamento non era stato concesso mentre ora magicamente abbiamo un parere positivo. Ci auguriamo che i cremonesi valutino la coerenza di chi si è fatto votare e poi ha cambiato totalmente la propria linea politica e di chi, come la Lega Nord, per una questione di rispetto degli impegni presi con gli elettori ha preferito rinunciare agli assessorati ed è passata all’opposizione”.

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