Nuova chiesa al Maristella, sabato posa della prima pietra

Anche il quartiere Maristella di Cremona avrà presto la propria chiesa, accanto alle strutture parrocchiali di via Agreste. La posa della prima pietra avrà luogo nel pomeriggio di sabato 13 ottobre, alle 15, alla presenza del vescovo Dante Lafranconi, del parroco don Pierluigi Codazzi, del sindaco Oreste Perri e del vice Carlo Malvezzi. Presenti anche i progettisti dello Studio Biplano Living Concept di Persico Dosimo e dell’Impresa di costruzioni Balotta.
Il pomeriggio avrà inizio con una liturgia della Parola, cui seguirà la benedizione dell’area dove sorgerà l’edificio di culto e la posa della prima pietra. Con essa sarà collocata nelle fondamenta anche una pergamena, scritta a mano dalle monache domenicane del monastero di clausura di S. Sigismondo, con il verbale della cerimonia che sarà firmato dal presule, dal parroco e da un rappresentante del consiglio pastorale. Saranno aggiunte anche alcune monete dell’anno in corso, secondo una tradizione ormai consolidata che permetterà, in un eventuale futuro scavo, di risalire con certezza alle origini dell’edificio sacro.
La cerimonia si concluderà con un breve intrattenimento musicale a cura del Coro Gospel di Sesto Cremonese.
«Sarà una liturgia essenziale – precisa il parroco, don Codazzi – che vuole essere non solo il segno d’inizio della costruzione della casa di Dio, ma anche della Chiesa intesa come popolo di Dio in cammino, che trova in Cristo il suo fondamento e che in Cristo deve crescere e maturare. È un’opera attesa da molti anni e che viene a coprire una provvisorietà ormai divenuta insostenibile».
La decisione di edificare una nuova chiesa per la parrocchia “Immacolata Concezione” è nata sia per offrire un più stabile, dignitoso e funzionale luogo di culto alla comunità che in questi ultimi anni è cresciuta significativamente dal punto di vista numerico, sia per risolvere alcuni problemi legati alla sicurezza delle persone. Ad oggi a fungere da chiesa è un capannone (ormai inadeguato) che si affaccia direttamente sulla via Persico, un’arteria di collegamento molto trafficata: si parla, infatti, di settecento auto all’ora che creano non poche difficoltà all’attraversamento dei pedoni.
Il nuovo luogo di culto avrà una fisionomia estremamente moderna, accompagnata da tecnologie altamente innovative anche dal punto di vista dell’impatto ambientale.
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