Cronaca

Ferrovie, ormai vuota la sede operativa di via S.Francesco

Foto Sessa

Cremona sedotta e abbandonata dalle ferrovie. Un tempo centro studi, officina unica nel nord Italia con l’ipotesi di farne un centro riparazioni per tutta la rete. Oggi Cremona è servita da pochi treni, spesso in ritardo, e famosi ormai perchè sono tra i più sporchi, freddi (nella stagione invernale) e caldi (nella stagione estiva) dell’intera Lombardia.  L’ultimo sfregio è il palazzo a vetri di via San Francesco d’Assisi, rimasto praticamente vuoto dopo la soppressione della centrale operativa dei capistazione. Una trentina di persone, tra addetti a livello di capistazione e alla manutenzione, sono state spostate a Milano. Nuovo smacco per Cremona, colpita da un’altra riorganizzazione che non ha mancato di accendere polemiche nelle scorse settimane. Risale a novembre un’interrogazione del consigliere provinciale Giuseppe Torchio. Veniva chiesto al presidente e alla Giunta di difendere la presenza della sede e di “rafforzare gli sforzi per migliorare il servizio e la sicurezza del trasporto su rotaia”, contro un “accentramento a Milano in un contesto di costanti riscontrate difficoltà lamentate dall’utenza”, che si rivela “un indicatore preoccupante dell’avanzamento di un pericoloso declino”. Necessario, per il consigliere, intervenire attraverso “incontri con le rappresentanze sindacali, le autorità della Regione e del Compartimento ferroviario”. Nel frattempo tutti gli operatori sono stati rimossi dalla rete, trasferiti per ora a Milano Lambrate e prossimamente a Greco, lasciando così vuoto il bel palazzo realizzato dalla ditta Andreotti dell’ingegner Vanderlingh a metà degli anni ottanta. Si trattava di un piccolo gioiello d’architettura e tecnologia che ora rimane desolatamente vuoto e simbolo dell’abbandono in cui è lasciata la stazione di Cremona da Trenitalia.

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