Rsa e Zucchi Falcina, incontro pubblico "Vengano i candidati"
Le segreterie di Cgil, Cisl, Uil Confederali di Categoria dei pensionati e delle Funzioni Pubbliche organizzano un incontro pubblico sulla questione delle strutture residenziali per non autosufficienti anziani e disabili e sul caso della Zucchi Falcina di Soresina, “sull’orlo della vendita”. L’iniziativa è prevista proprio a Soresina, nella sala Vittorino Gazza di via Matteotti 4, giovedì pomeriggio, a partire dalle 17,30. “Si invitato gli interessati, i lavoratori, i parenti, i soresinesi – si legge in una nota – e tutti i candidati alle elezioni regionali, perché se eletti possano adoperarsi nel futuro Consiglio Regionale per la tutela del nostro patrimonio”.
“Le strutture residenziali per non autosufficienti anziani e disabili – affermano i sindacati nel comunicato – sono per la provincia di Cremona una risorsa sociale insostituibile. Offrono a centinaia di persone, i servizi e l’aiuto necessario nel momento in cui la famiglia non riesce più ad intervenire o quando purtroppo le persone sono sole. Sul territorio sono migliaia gli operatori occupati in questo settore, tanto che il sindacato confederale cremonese da tempo sostiene la formalizzazione del Distretto Sociale Cremonese”.
“Da anni il sindacato – va avanti il documento – chiede agli Amministratori di assumersi l’onere di una programmazione territoriale che salvaguardi ed integri i servizi, in una pianificazione sociale territoriale, intelligente ed adeguata.
La Regione Lombardia ha invece incentivato la privatizzazione delle strutture ed una competizione selvaggia ed inefficace che sta producendo danni difficilmente recuperabili, se non si interviene efficacemente nella legislazione regionale. Sta assumendo quindi una rilevanza strategica, la modalità gestionale di queste strutture, che devono coniugare puntualità organizzativa a qualità degli interventi, tagli di risorse con l’articolazione dei servizi. Questa complessità, ha portato alcune strutture ad eccellere, altre ad incontrare tante difficoltà fino ad arrivare alla situazione della Fondazione di Soresina, sull’orlo della vendita”.
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