Cronaca

Vandalismi allo Zaist, chieste le telecamere Per la farmacia se ne riparla nel 2014

E’ il disagio, soprattutto giovanile, a mettere in allarme più di ogni altra cosa i residenti del quartiere Zaist, che si sono riuniti in assemblea sabato scorso. Esistono anche altri problemi, ad esempio la mancanza di servizi essenziali come la farmacia, ma il primo punto all’ordine del giorno affrontato dal presidente Maurizio Fazzi, riguarda gli aspetti del vandalismo e della presenza di ragazzi che disturbano la quiete pubblica, soprattutto nelle ore notturne in primavera – estate in piazza del Volontariato, proprio di fronte alla chiesa.

A nulla è valsa la segnalazione – esposto presentata ormai un anno fa al Prefetto, con la richiesta di interventi mirati di ordine pubblico: la situazione – è emerso in assemblea – è comune ad altri quartieri cittadini e l’ente locale, le associazioni, gli oratori, non sono in grado di dare risposte. Gli oratori, in particolare, si sentono investiti di problemi più grandi di loro, come è emerso anche nell’intervista fatta la scorsa settimana al parroco dello Zaist, don Gianpaolo Maccagni (leggi l’articolo). L’assemblea di sabato ha preso atto di questa situazione stagnante e ha chiesto ai rappresentanti del Comune (erano presenti il sindaco Oreste Perri e gli assessori Francesco Zanibelli e Claudio Demicheli) l’installazione di telecamere di videosorveglianza, in particolare all’interno del parco del Volontariato. In questo modo potrebbero essere tenuti sotto controllo gli elementi di disturbo, soprattutto notturni oltre che il traffico pericoloso dei veicoli che si immettono ad alta velocità sul rondò all’incrocio tra via dei Cappuccini, via Caprera e via Fatebenefratelli. Per lo stesso motivo il Direttivo ha proposto la rivisitazione della viabilità dell’intera area di intersezione con via Caprera, via Ospedalieri e Piazza Parco del Volontariato con l’introduzione di un passaggio pedonale rialzato.

Richieste a cui il Comune per ora ha risposto di no: per problemi tecnici (il rialzo della sede stradale in via Caprera per realizzare il dissuasore dove richiesto porterebbe via due posti auto) ed economici (nuove telecamere possono essere acquistate solo dopo l’inserimento nel Piano delle Opere Pubbliche, con relativo finanziamento).

Tra le altre richieste, c’è quella di avere nel quartiere una farmacia, visto che da 35 anni il quartiere ne è sprovvisto, gli anziani aumentano di numero e la parafarmacia ha chiuso i battenti.  Ma anche qui non c’è speranza di risoluzione a breve: si dovrà portare pazienza almeno fino al 2014, anno in cui, in base agli accordi Comune – azienda farmaceutica, verrà fatta una verifica sulla rete delle postazioni cittadine. Nessuna risposta certa neanche per l’altra richiesta, quella di avere in zona un servizio Bancomat o Postamat.

Insomma, lo Zaist si conferma quartiere tagliato fuori dal resto della città, al pari di altri, come San Felice, dove la lista delle lamentele è ancora più lunga. Anche allo Zaist c’è il problema della trascuratezza del verde pubblico, dei giochi rotti per i bambini e dell’incuria generale, come dimostra una fontana rotta da tre anni e mai aggiustata. Apprezzato invece l’intervento fatto dal Comune con la posa delle barriere antirumore, anche se il frastuono della tangenziale arriva ancora all’interno delle villette e sarebbero necessari altri tamponamenti.

g.b.

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