Furto alla Marcegaglia: sei arresti, un anno e 6 mesi al custode
Hanno cercato di rubare nell’azienda Marcegaglia di Casalmaggiore, ma sono stati arrestati. A.D. classe ’71 di Taurianova, A.D. del ‘70 di Gioia Tauro, S.L. del ’89 di Siracusa, T.V. dell’83 di Gioia Tauro e B. A. dell’81 di Gioia Tauro, nel pomeriggio di domenica, grazie alla complicità del casalese V.A. del ’64 (anch’egli tra gli arrestati), custode dello stabilimento, si sono introdotti all’interno dell’azienda Marcegaglia con due autovetture ed un camion Iveco con l’intento di asportare materiale ferroso di vario genere. I cinque speravano di approfittare dell’assenza di personale e controlli all’interno della ditta, così da poter effettuare con tutta calma il carico di numerose lastre di metallo di cospicuo valore commerciale (avevano con loro anche bibite e panini, prevedendo quindi svariate ore di lavoro con tanto di “pausa merenda”). Il gruppo però, è stato colto con le mani nel sacco proprio dal responsabile di stabilimento, l’ingegner Ferrari che, contrariamente alle sue abitudini, si è presentato presso lo stabilimento nel tardo pomeriggio di domenica. L’ingegnere ha prontamente richiesto l’intervento dei carabinieri, cercando al contempo di impedire la fuga dei sei, bloccando la via di uscita dei veicoli con la propria autovettura. Al sopraggiungere dei Carabinieri, solo due dei sei hanno cercato di fuggire a piedi senza successo mentre gli altri si sono consegnati, senza resistenza alcuna, alle forze dell’ordine. Una volta trasportati in caserma hanno tutti ammesso i loro addebiti e sono stati perciò tratti in arresto e trattenuti – su disposizione del Pm dott. Saponara – presso le camere di sicurezza di Casalmaggiore, Gussola e Cremona in attesa del giudizio in direttissima. Ad esclusione di V.A. cl. ’64 di Casalmaggiore, gli altri presentano tutti precedenti penali per reati dello stesso genere e risultano tutti dimoranti nella provincia di Parma. La merce asportata, stimata in svariate migliaia di euro, è stata restituita al legittimo proprietario e i veicoli in uso ai malfattori (camion Iveco, audi A3 e fiat Idea) sono stati posti sotto sequestro.
Alle 14 il processo per direttissima. L’udienza è terminata con la decisione del giudice Pierpaolo Beluzzi di assegnare pene oscillanti tra un anno e sei mesi di carcere e la scarcerazione. Nello specifico i sei uomini erano difesi dall’avvocato Raffaella Parisi: tutti e sei si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. D. A., classe 1971 di Taurianova, D. A., classe 1970 di Gioia Tauro, e A. V., classe 1964 di Casalmaggiore (è il custode dello stabilimento), sono stati condannati a un anno e sei mesi di carcere. Arresti domiciliari a V. T., classe 1983 di Gioia Tauro, e A. B., classe 1981 di Gioia Tauro. Convalida dell’arresto ma scarcerazione, invece, per L. S., classe 1989 di Siracusa, al quale è andata meglio di tutti, anche perché si trattava, stando alle parole dell’avvocato difensore, dell’unico incensurato.
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