Crisi e lavoro, 130 posti in meno nel secondo trimestre in provincia
La crisi occupazionale mostra i suoi segni anche nel secondo trimestre del 2013, nonostante l’approssimarsi dei mesi estivi e le assunzioni stagionali necessarie alle attività commerciali e turistiche. Il quadro viene delineato dall’ultima indagine del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro che mette in evidenza le previsioni delle imprese dell’industria e dei servizi per il periodo aprile-giugno. Osservando i movimenti occupazionali in provincia di Cremona, si parla di 710 entrate e 840 uscite. Il saldo: 130 posti in meno (il riferimento è ai lavoratori alle dipendenze con contratto non stagionale e stagionale, interinali esclusi).
A livello nazionale è possibile avere dati più dettagliati: oltre 232mila entrate e più di 196mila uscite di lavoratori con contratto “subordinato” e “autonomo”; fra i flussi in entrata, 211.700 contratti di lavoro subordinato (interinali inclusi) e più di 20mila forme contrattuali “autonome”.
“L’approssimarsi della stagione estiva riporta in positivo il saldo tra entrate e uscite di lavoratori previste dalle imprese”, commenta il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. “Purtroppo, però, questo andamento ancora non consente di tirare un respiro di sollievo. Diventano sempre più necessarie misure di sostegno sul fronte occupazionale, in particolar modo dirette ad aprire prospettive ai giovani”.
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