Galimberti pensa ad ufficializzare Crescono i mal di pancia, cosa farà il Pd? Da una parte Albertoni e Pizzetti, dall'altra la componente più a sinistra
Sopra, da sinistra Albertoni, Pizzetti, Ruggeri e Galimberti
Verso le amministrative 2014. Gianluca Galimberti, ex presidente di Azione Cattolica e leader di Partecipolis, sta seriamente pensando di ufficializzare la sua candidatura a sindaco. Ma i mal di pancia non sono solo del vicesindaco Nolli (il tweet della mattina: “Chi vota a sinistra ha molte affinità con i valori di chi vota la destra sociale”) che non ha votato il patrocinio alla due giorni di Partecipolis e ha chiesto a Galimberti di chiarire che si tratta di campagna elettorale. Uno scossone è arrivato anche al Partito Democratico cremonese, alle prese con una discussione interna su cosa fare in caso di candidatura di Galimberti. Le divisioni ci sono e si fanno sentire. C’è, infatti, una sorta di ‘Pd di governo’ (o ex Pd) composta tra gli altri da Franco Albertoni, presidente di Aem, e dal parlamentare Luciano Pizzetti, che starebbe lavorando per una proposta civica aperta ad altre componenti sociali e politiche. “Il comune deve riprendere la leadership a livello provinciale”, ha detto il consigliere provinciale Pd Andrea Virgilio al quotidiano locale. Condizione raggiungibile solo con un’ampia alleanza. Dall’altra parte c’è il cosiddetto ‘Pd di sinistra’ con Maura Ruggeri e Gigi Rotelli per esempio, che sarebbero scontenti di una soluzione democristiana per la candidatura a sindaco del Pd. Reazioni anche dai più giovani del partito. “Manca un anno alle prossime elezioni comunali – è intervenuta Alessia Manfredini, consigliere comunale e partecipante alle primarie – Si utilizzi questo tempo per ritornare ad essere in sintonia con i cittadini. Non ci vogliono soluzioni ibride: la scelta del candidato Sindaco per il centro sinistra deve avvenire attraverso delle primarie aperte, anzi mi auguro siano apertissime. Cremona ha bisogno di nuove energie, nuove competenze e una discontinuità netta rispetto alla giunta Perri. Un’amministrazione che si è dimostrata arrogante e sempre più inadeguata a guidare la nostra città. Le recenti uscite del Vice Sindaco Nolli e i provvedimenti sul bilancio e sul pgt ne sono un chiaro esempio”.
“Vedo che i primi caldi – commenta Titta Magnoli, segretario Pd – portano una gran voglia di parlare di chi farà il sindaco alle prossime amministrative. Un esercizio affascinante che ci dice prioritariamente una cosa: che la corsa di Perri è finita con un anticipo di un anno. Se si potesse, quindi, si voterebbe domani, tanta è la nostalgia che lascia questa amministrazione. Molti si chiedono cosa farà il Pd. Li ringrazio per questa ammissione della nostra centralità. Per ora sorridiamo sotto i baffi, continuando a lavorare sui temi, sulla coalizione e sui programmi. Sappiamo bene che il nostro candidato lo sceglieranno i cittadini, attraverso le primarie. Tutto il resto è una constatazione anticipata dell’inutilità della giunta Perri. Forse è ingeneroso che anche il vice sindaco in carica giochi a questo gioco. Ma è abituato a stupirci, e non credo smetterà improvvisamente”.
La strada è ancora lunga, molti tasselli sono da chiarire, ma Galimberti e Partecipolis hanno scombinato i giochi politici, sembrerebbe più a sinistra che altrove.
PRECISAZIONE DELLA CAPOGRUPPO MAURA RUGGERI – “Sento il doverne di intervenire, considerato che si fa il mio nome, solo per alcune precisazioni – scrive Maura Ruggeri alla redazione – Nel PD non si è aperto alcun dibattito sulle candidature a sindaco e non mi riconosco nello schema in cui sono stata collocata. L’unico confronto che per ora si è aperto nel PD e che mi appassiona, è quello sul progetto di città per riportare il centro sinistra al governo di Cremona e dare forti segnali di discontinuità e di cambiamento rispetto al centro destra. Infine, l’apertura alle espressioni civiche, nel perimetro del centro sinistra, è un valore condiviso e vincente , come risulta anche dall’esito delle recenti elezioni amministrative”.
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