Corruzione: per il pm, Filosa va condannato a 12 anni di carcere
Sopra, Alfonso Filosa e gli avvocati Benedetto Ricciardi e Luigi Alibrandi
Il pubblico ministero Antonio Colonna ha chiesto 12 anni di reclusione per l’ex funzionario pubblico Alfonso Filosa, accusato di corruzione, concussione e rivelazione di segreto d’ufficio. Storie di favori, tangenti, silenzi o soffiate. I conti bancari di Filosa erano a Cremona e diversi imprenditori della nostra provincia gli avrebbero pagato le mazzette per informazioni su eventuali ispezioni. A Cremona Filosa è noto. Responsabile dell’Ispettorato del Lavoro (contemporaneamente ha retto tre sedi, Cremona, Piacenza e Mantova), ha avuto anche un ruolo politico nella maggioranza di centrosinistra (era in quota alla Margherita) andando a presiedere gli Ospizi Riuniti (l’ex Soldi, non ancora Azienda Cremona Solidale) alla fine degli anni Novanta. Lo si accusa di aver ricevuto mazzette per avvertire gli imprenditori che lo pagavano dell’arrivo dei controlli degli ispettori e di essere intervenuto per ammorbidire l’esito delle verifiche. Non solo: avrebbe utilizzato il proprio ruolo per ottenere denaro e altri benefici, come viaggi, da alcune aziende, imponendo anche consulenze fittizie con la società di cui era socio assieme alla figlia. A Piacenza il pm ha concluso la sua requisitoria con la pesante richiesta di pena, chiedendo la condanna per 12 dei 17 capi di imputazione. Chiesta l’assoluzione, invece, per l’imprenditore Morgan Fumagalli, accusato di aver corrotto Filosa con una tangente. Per la difesa, Fumagalli era stato obbligato a pagare. Ora la parola passa alle difese. L’udienza si terrà il prossimo 18 luglio.
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