Piove sui sedili della linea per Milano E per Brescia un'ora e mezza di ritardo

Piove sui sedili in pelle blu del treno Mantova-Cremona-Milano. A segnalarlo i pendolari attraverso delle foto sul gruppo Facebook. Un problema non nuovo. Anche a giugno dell’anno scorso c’erano state diverse segnalazioni del genere con zone di seduta delimitate addirittura da nastro da cantiere per impedire ai viaggiatori di sedersi e di bagnarsi. Ecco, di nuovo, con il caldo infernale e l’afa di questi giorni, ripresentarsi sui treni cosiddetti ‘riqualificati’ lo stesso disagio dovuto al malfunzionamento dell’aria condizionata. Indignati i viaggiatori. Uno di loro scrive: “Piove sui nostri volti silvani, piove sulle nostre mani ignude… peccato che Ermione non c’é. Ma c’é il controllore che puntuale chiede i biglietti”. Problemi con il sistema di condizionamento delle carrozze sono stati segnalati anche lunedì: sul 2663, il 19.15 da Milano Centrale, aria condizionata rotta. “Un viaggio che, a queste condizioni, non vale il costo del biglietto”, il commento di una pendolare. “Siamo alle comiche – ha commentato Alessia Manfredini (Pd) che era sul treno in questione – Quando c’è l’aria condizionata (solo al mattino, ultimamente) si ha l’impressione di essere in celle frigorifere; al pomeriggio, invece, sembra essere in sauna. E oggi, tanto per cambiare, sul treno pareva di essere in un lago con carrozze e sedili bagnati. Mi pare che la manutenzione dei treni sia davvero pessima”.
Un grosso ritardo, invece, ha interessato la linea Cremona-Brescia. Il treno 5224 (da Cremona alle 7.23) ha fatto registrare un’ora e 33 minuti in più sulla tabella di marcia. Il treno, arrivato a San Zeno/Folzano alle 8.18 non è più ripartito, causa guasto alla motrice del treno. E’ rimasto fermo per quasi un’ora fino a quando il capotreno è passato nelle carrozze dicendo che sarebbero arrivati colleghi a trainare il treno fino a Brescia. Il treno di supporto è arrivato dopo mezz’ora e la procedura di aggancio, un po’ macchinosa, è avvenuta con anche un grosso contraccolpo avvertito (e non annunciato) dai viaggiatori. Dopo essere ripartiti, il treno è arrivato a destinazione con 93 minuti di ritardo. “Normale chiedersi – scrivono alcuni dei protagonisti di questa brutta avventura – e i pendolari sulla linea per Brescia lo chiederanno direttamente a Trenord nelle prossime ore, cosa è successo alla motrice? Possibile che il guasto fosse comparso così improvvisamente senza permettere una veloce sistemazione? Possibile che un guasto di tale entità non fosse presente già in partenza a Cremona? Abbiamo viaggiato su un treno con problemi presenti già in partenza? Possibile che le procedure di ‘emergenza’ non permettano un intervento più celere considerando che la stazione di Brescia si trovava a soli 5 km?”. Disagi e ritardi anche per i treni successivi.
Alla luce degli ultimi fatti, il consigliere regionale del Pd Agostino Alloni ha incalzato la Giunta tramite una lettera inviata nel pomeriggio all’assessore Del Tenno e all’amministratore di Trenord Legnani per ottenere risposte e interventi rapidi.
“Visti i costanti disservizi sulle linee che percorrono la provincia di Cremona – dichiara Alloni – ho chiesto di indire a Cremona a settembre una conferenza di servizi tecnico politica che veda la partecipazione di Trenord, Regione, Provincia, Camera di commercio e dei sindaci interessati per fare il punto della situazione sulla mobilità su ferro nel Sud Lombardia. Ai nostri continui richiami la risposta della Giunta è stata fino ad ora insoddisfacente – continua Alloni – i tempi di intervento, nonostante le promesse fatte in Aula, ancora oggi non sono stati resi noti. I pendolari cremonesi sono stufi di essere presi in giro dai tecnicismi dettati dalla dialettica politica, vogliono vedere i fatti. Sono sicuro – conclude – che su un tema così importante troverò la condivisione del sindaco di Cremona Perri e del presidente della Provincia Salini così come dei miei colleghi in Consiglio regionale Malvezzi e Lena”.
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