Cronaca

Una sola richiesta per ristrutturare e gestire il canile municipale

Il Comune si appresta ad analizzare l’unica manifestazione di interesse  pervenuta per la ristrutturazione e la futura gestione ventennale del canile municipale. Scadevano oggi alle 12 i termini per la presentazione delle proposte, caldeggiate dal Comune dopo che l’attuale gestore, l’Associazioni Zoofili Cremonesi, aveva proposto una propria soluzione.  La convenzione scadrà ad inizio 2015 e per quell’epoca il Comune ha necessità di mettere a norma la struttura di via Casello, che attualmente ha capienza per 220 cani. La manifestazione di interesse non ha le caratteristiche della gara d’appalto, quindi l’ente locale potrebbe anche decidere di non avvalersi delle proposte pervenute.

Chi si aggiudicherà la convenzione dovrà farsi carico dei lavori contenuti nel progetto definitivo approvato dal Comune nel 2011, 520mila euro solo per il primo lotto. I principi generali sono: adeguamento della struttura alla normativa vigente, la riqualificazione ambientale del complesso e funzionale delle strutture esistenti attraverso sostituzione programmata; l’esecuzione di interventi tenendo conto della fascia di rispetto relativa alle presenza di infrastrutture ferroviarie confinanti; l’adozione di procedimenti costruttivi mirati a ridurre tempi e costi di esecuzione, nel rispetto delle caratteristiche funzionali ed estetiche; l’utilizzo fonti rinnovabili per l’approvvigionamento energetico.

In cambio il privato avrà la gestione della struttura per 20 anni, con un contributo annuo da parte del Comune al momento non ancora quantificato e da contrattare in fase di negoziazione.

Gli interventi previsti nel primo lotto sono: aree per il movimento dei cani, nuova piastra servizi, nuovi box quarantena nel canile rifugio, nuovo canile sanitario, locale tecnico, rinnovo degli impianti tecnologici, copertura dei percorsi e dei box, smaltimento lastre in eternit.

L’invito a partecipare era rivolto a soggetti con determinate caratteristiche, tra cui la comprovata esperienza nella gestione di canili, luoghi di cura o soggiorno per cani per un periodo continuativo non inferiore a dieci anni; esperienza gestionale, nell’ultimo decennio, in almeno una struttura con capienza non inferiore a 150 cani, dotata di requisiti strutturali non inferiori agli standard definiti dalla vigente normativa della Regione Lombardia; disponibilità di personale (dipendente o volontario) adibito alla gestione continuativa della struttura in numero non inferiore a quattro unità, adeguatamente dotato sia dei titoli formativi coerenti con la vigente normativa in materia, sia di specifica esperienza in conformità alla legge.

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