Cronaca

Immobile occupato in via Platina Il Comune trova soluzione-ponte per famiglia di sei persone

A sinistra il complesso erp comunale di largo Pagliari; a destra la casa occupata sabato 5 ottobre in via Platina

E’ stata trovata una soluzione – ponte per una delle famiglie che hanno occupato lo stabile comunale di via Platina. Si tratta di una famiglia non italiana, composta da sei persone, che avendo subito uno sfratto aveva già fatto domanda di inclusione nelle graduatorie Erp, ma che stando al punteggio non rientrerebbe nelle assegnazioni immediate. Una famiglia che si era inserita bene a Cremona  – il padre aveva un lavoro ma è rimasto disoccupato; la madre sta lavorando – per la quale l’assessorato ai Servizi Sociali, che da giorni sta esaminando le singole posizioni, ha individuato la formula che consente, in attesa dell’assegnazione definitiva, di alloggiare in uno degli appartamenti che il Comune ha a disposizione per periodi non superiori a qualche mese. Si tratta di una formula già prevista nelle linee guida regionali, che il Comune di Cremona formalizzerà solo il prossimo anno attraverso specifiche convenzioni pubblico – privato in modo da coinvolgere nella rotazione anche i proprietari immobiliari non istituzionali, che potranno cedere gli alloggi per periodi di tempo limitati (non oltre qualche mese) sotto la garanzia del Comune.  La proposta viene portata questa mattina in giunta dall’assessore Luigi Amore che sta seguendo giorno dopo giorno la situazione da quando, sabato scorso, un gruppo di autonomi del Centro sociale Dordoini ha occupato l’immobile.

“Nel rispetto dei diritti di tutti stiamo cerando delle soluzioni”, ci ha detto Amore. “La formula che andremo a proporre ha anche una valenza educativa in quanto introduce il concetto di solidarietà reciproca”. La  formula della rotazione consente ai proprietari privati di essere sufficientemente garantiti – dall’ente pubblico – sul fatto che l’appartamento non verrà occupato indefinitamente da inquilini a forte rischio morosità (una realtà che induce molti privati a lasciare vuoti i propri locali pur di non imbarcarsi in lunghe e costose procedure di sfratto). Al tempo stesso dovrebbe responsabilizzare gli inquilini nell’aver cura dell’immobile temporaneamente occupato, nell’ottica di consentirne l’utilizzo ad altre persone che si trovano nelle stesse difficoltà economiche.

Intanto l’occupazione di via Platina sta continuando, sotto il controllo costante ma discreto delle forze dell’ordine.

g.b.

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