Poliambulatorio via Dante, 47mila utenti per laboratori, prelievi e Cup
Attività al poliambulatorio alla presentazione alla stampa di un anno fa (foto Sessa)
Più di 47.000 gli utenti che hanno usufruito del servizio del Poliambulatorio di via Dante, ad un anno dall’apertura della nuova sede del laboratorio di Oculistica (Dott.ssa Soldi e Dr. Venturini), di Cardiologia (Dr. Tisi), punto prelievi e Cup, Centro Unico Prenotazione. Il bilancio è stato fatto nel corso di una conferenza stampa all’ospedale di Cremona alla presenza del Direttore Generale Simona Mariani, del Direttore Sanitario Camillo Rossi, del Direttore Amministrativo Ilda Beretta e dei medici coinvolti.
Il maggior numero di utenti al laboratorio si è registrato a maggio (1.169), al Cup a giugno (4.096). “Ad essere apprezzati – dicono dall’ospedale – comfort e accessibilità grazie all’attivazione del gesticode e alla collaborazione sinergica con i medici di Medicina Generale presenti in sede”.
“L’azienda è soddisfatta di questo esperimento – ha esordito il Direttore generale Mariani – Il laboratorio dei medici e i nostri laboratori sono comunicanti, questo vuol dire che cittadini e pazienti dei medici sono agevolati. Con l’Asl potremmo pensare se andare avanti per questa strada”. “Non è perché noi abbiamo chiuso Trento Trieste i privati ci hanno guadagnato – ha precisato Mariani – Non abbiamo fatto altro che spostare la nostra attività in una strada parallela, potenziando i servizi”.
“Noi abbiamo acquisito quote di mercato con via Dante – ha detto il Direttore Sanitario Rossi – Abbiamo portato l’accessibilità dei servizi di medicina specialistica e del centro prelievi lì dove nasce la domanda. Abbiamo recuperato un richiesta che prima si rivolgeva ad altri. Ci auguriamo di poter estendere questa formula ad altri centri”.
“Il Cup è un punto critico all’interno dell’ospedale per l’enorme flusso di persone – ha proseguito il Direttore Amministrativo Beretta – La postazione decentrata consente di prenotare e pagare tutte le prestazioni come al Cup centrale. E con questa possibilità, gli utenti sono aumentati. Inoltre, mentre nel periodo estivo all’ex Inam di viale Trento Trieste si chiudeva, in via Dante è stato assicurato il servizio”.
Dunque, obiettivo: estendere il modello Poliambulatorio ad altri centri di medici, decentrando Cup e prestazioni. Già possibile al centro Med di Gadesco e a Cremona Solidale la prenotazione (non il pagamento) dei servizi. E a Casalmaggiore, l’Azienda è in contatto con alcuni centri.
Presenti anche Erminio Ebbli dell’Asl (“Medici di famiglia accanto a medici specialistici aumentano qualità e disponibilità di orario del servizio”), il dottor Antonio Squintani (“Progetto coraggioso che ha avuto la soddisfazione dei cittadini che gravitano nella zona. Stessi servizi in una struttura più efficiente. Finalmente l’ospedale è uscita dalla sua fortezza e si è aperto al territorio”), il presidente del Centro tutela diritti del malato Tiziano Percudani (“Positivo il fatto che la Direzione generale si sia detta disponibile a valutare l’ampliamento del Poliambulatorio. Fondamentale sarebbe il contributo del Comune che potrebbe offrire delle strutture ad un secondo centro come quello di via Dante”).
E l’ex Inam? “Ci sono ancora dentro Cps e medici dello sport – ha concluso il Direttore Generale Mariani – Rimane il progetto dell’Università su cui si potrà ragionare solo quando il palazzo di viale Trento Trieste sarà vuoto. Ci vogliono, però, dei tavoli istituzionali perché si tratta di una decisione che riguarda tutta la città e, dunque, enti quali Regione, Provincia e Comune”.
Tabella accessi al Poliambulatorio di via Dante
© RIPRODUZIONE RISERVATA