La beffa dell'Imu prima casa, Lega: 'Incapacità della Giunta e arroganza'
AGGIORNAMENTO – La Lega Nord tuona contro la “beffa dell’Imu” e dal canto suo, via facebook, il vicesindaco Nolli tranquillizza sul fatto che tutto è sotto controllo. Ieri, mentre tutti gli occhi erano puntati sul voto del Senato per la decadenza di Berlusconi, il governo Letta cancellava la seconda rata dell’Imu, con la conseguenza di un mancato gettito di 2,15 miliardi (la cancellazione riguarda anche gli immobili agricoli strumentali). Destinata a suscitare clamore la norma che impone ai Comuni come Cremona che hanno deliberato per l’anno 2013 aliquote superiori a quella standard (4 per mille), di fare pagare metà della maggiorazione ai contribuenti a metà gennaio 2014, mentre l’altra metà circa verrà ristorata dallo Stato. Il consiglio comunale di lunedì scorso ha votato per l’appunto a maggioranza il passaggio dallo 0,5 allo 0,6%. Burgazzi del Pd aveva avanzato la possibilità di un’ennesima retromarcia dello Stato sul fatto che il mancato gettito dalle contribuzioni dei cittadini venisse completamente compensato dallo Stato. La decisione del Consiglio dei Ministri di ieri sembra andare appunto in questa direzione: e i cremonesi possessori di prima casa dovranno pagare di tasca propria la metà dell’incremento percentuale, quindi circa 650mila euro complessivi. Annullando significativamente i benefici derivanti dall’abolizione dell’imposta sull’abitazione principale. Sindaci “furbetti” li hanno ribattezzati nel governo: quelli che, sapendo che l’Imu sulle prime case per il 2013 sarebbe stata cancellata, hanno portato al massimo le loro aliquote contando sul fatto che a pagare non sarebbero stati i loro concittadini ma lo Stato. Ma non sarà così.
“Ci mancava l’ultima sciagura inflitta ai danni dei cittadini di Cremona dall’accoppiata delle tasse Perri-Nolli che, puntuale, è arrivata come una sentenza, a certificare l’incapacità di questa Giunta e l’arroganza del suo assessore al bilancio – dicono i leghisti – A Roma il Governo (di cui fa parte anche una parte politica che sostiene la maggioranza in Comune) ha cancellato parzialmente l’IMU sulla prima casa per gli italiani, ma grazie alle “invenzioni” di questa Giunta i cittadini Cremonesi saranno chiamati a pagarla! Giusto lunedì il duo Perri-Nolli aveva fatto approvare al Consiglio Comunale, con i voti di Forza Italia e Nuovo Centrodestra, l’aumento dell’aliquota IMU sulla abitazione principale, portandola allo 0,6% (lo Stato ha deciso di rimborsare ai comuni solo l’aliquota standard applicata nel 2012), poichè Nolli aveva garantito che si trattava di un escamotage contabile, in quanto il gettito sarebbe stato coperto dai trasferimenti dello Stato. In realtà proprio con questa mossa, dettata dall’assessore Nolli con la solita saccenza e presunzione, si stavano spingendo nel baratro le famiglie cremonesi. Il Consiglio dei Ministri proprio ieri ha infatti deciso di non rimborsare ai comuni gli aumenti di aliquota deliberati dai consigli comunali con l’intento di farsi riconoscere il rimborso dallo Stato. L’aspetto paradossale, che si è generato a causa della scelta sciagurata del duo Perri-Nolli, è che a causa di questo errore il prossimo 16 gennaio dovranno pagare l’IMU 2013 sulla prima casa buona parte dei cittadini cremonesi, anche quelli che nel 2012 non l’avevano pagata beneficiando delle detrazioni. Anzi, da simulazioni effettuate, saranno chiamati a versare di più, rispotto allo scorso anno, coloro che abitano in case modeste, quelle cioè con un basso valore catastale. In conclusione, mentre nel resto d’Italia nessuno pagherà più l’IMU sulla propria abitazione, a Cremona ed in poche altre città i cittadini saranno chiamati alla cassa. Per il bene dei cremonesi, il Sindaco Perri farebbe bene a trarre le giuste conclusioni da questa vicenda dolorosa e vergognosa, mettendo fine anticipatamente al proprio mandato e portando con sé nell’oblio anche il suo assessore delle tasse Roberto Nolli”.
IL COMMENTO DEL PD- “Così avevamo visto giusto – affermano i consiglieri Pd Roberto Poli e Daniele Burgazzi – il giochino del Vice Sindaco Nolli e della Giunta Perri di spingere al massimo l’aliquota IMU per l’anno 2013 sostenendo che “tanto paga lo Stato” era molto rischioso; avevamo detto, non più tardi di qualche giorno fa, :”chi garantisce che lo Stato si sobbarcherà compensazioni superiori a quelle previste? ci saranno ricadute sui cittadini…”. Eravamo stati facili profeti. A quanto risulta ad oggi, lo Stato si accollerà solo il 50% dell’aumento superiore all’aliquota standard del 4%, voluto dal Comune, il restante 50% verrà pagato dai cittadini a gennaio 2014. Se l’importo atteso dall’aumento era di 1.300.000 euro, come dichiarato dal sicurissimo vicesindaco Nolli, almeno 650.000 euro verranno tolti ai cremonesi: il trapezista Nolli è caduto! Mentre si confidava sulla copertura da parte dello Stato dell’aumento dell’aliquota IMU, tutta la Giunta Perri si guardava bene, però, dall’applicare la possibilità, concessa dallo Stato, di considerare come prima casa l’unica abitazione avuta in comodato gratuito da parenti di primo grado in linea retta (genitori / figli). Anche in questo caso, saranno ancora i cittadini interessati a pagare per la mancata applicazione, da parte del Comune, di questa possibilità.
Tutto questo va ad aggiungersi alla politica attuta dal parte del vice sindaco Nolli e sostenuta dal Sindaco Perri fatta di costanti rincari di tasse e tariffe di servizi, considerati in questi anni, come unica ricetta per far quadrare i conti. D’altra parte la loro logica è molto semplice: ciò che viene meno dai trasferimenti dello Stato lo si prende dalle tasche dei cittadini”
E intanto Nolli scrive da Twitter: “I cittadini non subiranno l’acconto Tasi maggiorato nel 2014 (se sarà confermato) perché se ne farà carico il Comune”.
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