Politica

Pd sul teleriscaldamento "Comune e Aem per bollette sostenibili"

All’indomani della commissione congiunta Vigilanza e Ambiente sul teleriscaldamento, il gruppo Pd in Consiglio comunale non si mostra soddisfatto per le mancate risposte su come possa essere risolto il problema del caro-bollette negli alloggi popolari. “Nessuna chiara risposta  alle domande dell’opposizione  è venuta, nella commissione vigilanza  convocata  ieri, congiuntamente alla commissione ambiente, sui costi  esorbitanti delle bollette del teleriscaldamento lamentati dagli inquilini  degli alloggi pubblici”, esordisce Maura Ruggeri, capogruppo Pd.  “L’Assessore  Bordi  apre lo scontro con  AEM accusandola di giocare allo scaricabarile, mentre secondo  il Direttore di AEM, il problema è  solo del Comune, intanto i  nostri interrogativi restano senza risposta.

“Non avevamo chiesto le Commissioni congiunte per essere convinti della bontà  del sistema  del  teleriscaldamento, ma per capire se si poteva risolvere un problema urgente dal punto di vista sociale con misure strutturali e non solo d’emergenza.

“Per il PD una cosa è certa: il problema esiste e va risolto al più presto: o  il Comune mette costantemente a disposizione soldi per abbattere i  costi esorbitanti delle bollette del teleriscaldamento degli alloggi pubblici, o trova, in collaborazione con AEM, soluzioni tecniche  che consentano agli inquilini degli alloggi popolari di avere bollette sostenibili e corrispondenti agli effettivi consumi. La seconda soluzione ci pare ovviamente preferibile, ma è difficile  pensare che una maggioranza  divisa  e in palese confusione riesca a metterla in campo”.

Su un tema strettamente connesso al teleriscaldamento, ossia il termocombustore, interviene anche la segreteria provinciale del Pd, che “esprime soddisfazione per l’approvazione all’unanimità della risoluzione votata in consiglio regionale sulla dismissione degli inceneritori in Lombardia. Si tratta di un provvedimento che segna una svolta nella gestione dei rifiuti e un ulteriore passo verso la dismissione graduale degli impianti attualmente attivi in Lombardia. Ora ci auguriamo che, da una parte, il piano provinciale dei rifiuti, in corso di redazione, tenga conto di questi indirizzi e inserisca impegni ben precisi verso soluzioni alternative all’inceneritore e alla discarica, oltre che ad essere dettagliato di analisi economiche e scenari a medio lungo termine. Dall’altra parte le linee guida annunciate dall’assessore Bordi del comune di Cremona indichino un orizzonte certo sulla dismissione dell’inceneritore e garantisca una migliore raccolta dei rifiuti, con l’obiettivo di implementare la raccolta differenziata spinta e il recupero e riuso di materia dai rifiuti, così come inserito nella delibera approvata all’unanimità nel consiglio comunale di Cremona dello scorso 30 settembre”.

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