Tredici giorni di smog: per protocollo era stop domenicale delle auto Bordi: 'Solo se provvedimento provinciale'

Tredici giorni di aria irrespirabile. Cremona nella cappa della nebbia e dell’inquinamento. La serie continua di sforamento del limite di attenzione dei 50 microgrammi al metro cubo è iniziata il 30 di novembre (dati riferiti alle 24 ore precedenti) e non accenna a terminare. Gli ultimi dati sono del 12 dicembre: 70 microgrammi la media delle quattro centraline. Il rilevamento più alto è stato registrato a Spinadesco dove è stata sfiorata la tripla cifra, 94 microgrammi. Più basse anche se oltre le centraline di via Gerre Borghi (63 microgrammi) e di via Fatebenefratelli (54 microgrammi). Quella raggiunta il 12 dicembre è una delle medie più alte della serie di sforamenti in corso. Solo il 6 dicembre, si è arrivati a 80 microgrammi. Una situazione, quella dell’inquinamento, che interessa anche le città vicine. A Parma, dove il 10 dicembre si registravano 12 giorni filati di valori alti per il pm10, il Comune ha deciso il blocco del traffico domenicale per il 15 dicembre, a seguito di un accordo regionale. In provincia di Milano è previsto un vertice per il miglioramento della qualità martedì 17 dicembre: è probabile che mercoledì 18 venga raggiunto il decimo giorno consecutivo di pm10 fuori legge che farebbe scattare l’applicazione delle misure previste nel ‘Protocollo d’intesa per il miglioramento della qualità dell’aria’.
In base al piano che era stato firmato a gennaio 2012 dal Comune di Cremona e da una decina di sindaci del circondario dopo dodici sforamenti consecutivi nel comune capoluogo veniva istituito il blocco domenicale del traffico e dopo diciotto la circolazione veicolare a ‘targhe alterne’. “Il protocollo d’intesa è stato superato dalla normativa regionale, dunque non è più in vigore – ha spiegato l’assessore all’Ambiente del Comune Francesco Bordi – Abbiamo parlato del provvedimento dello stop alle auto con il sindaco di Crema e quello di Casalmaggiore in Regione, ma abbiamo concordato sul fatto che un provvedimento del genere debba essere almeno provinciale. A spot non è risolutivo. Serve qualcosa se lo fanno tutti”.
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