Economia

Con i soldi del distretto del commercio rifatti i sagrati ma poco o nulla per i negozi sfitti

Sono 17 le “azioni” per rilanciare il commercio in città, avviate da amministrazione comunale e associazioni di categoria, all’interno del Distretto urbano del commercio. E’ questa la  formula, varata da qualche anno dalla dalla Regione Lombardia, per compensare i negozi di vicinato delle gravissime perdite causate dai centri commerciali. L’ultimo bando varato dalla Regione, lo scorso autunno, ha visto la partecipazione di Comune e associazioni del terziario, che hanno presentato un progetto cofinanziato da Milano per 75mila euro. Soldi che arriveranno effettivamente quando tutti i partner metteranno sul piatto la loro parte di compartecipazione. Un titolo altisonante, il progetto cittadino: “Un salotto per Cremona: verso l’eccellenza”. Ma quali sono gli effetti positivi portati alla città?

Nell’ultima riunione tra i partecipanti del Tavolo dei Duc (distretto urbano commercio) in Comune, si è fatto il punto sullo stato di attuazione dei progetti nuovi e meno nuovi. Diciassette i progetti in stato più o meno avanzato: tra quelli che si sono conclusi, la posa delle postazioni per le connessioni Wi-Fi in vari punti della città; l’aumento dei mezzi del bike sharing comunale; lo studio sull’offerta commerciale cittadina. Ha usufruito dei finanziamenti del Distretto anche la riqualificazione di alcuni sagrati delle chiese cittadine, operazione portata avanti tra gennaio e luglio 2013.  Molti di più i progetti avviati e che sono ancora in corso d’opera. Alla voce “riorganizzazione area Ztl” dovrebbero esserci i nuovi elementi di arredo urbano per le zone a traffico limitato del centro, con risultati ancora molto parziali; figurano anche le “azioni per negozi sfitti”, ovvero, ad esempio, forme di disincentivi per i proprietari che lasciano vuoti i locali commerciali o al contrario, incentivi per chi rende meno desolanti le vetrine vuote. Un tema molto attuale, considerato che a detta di molti esercenti i proprietari preferiscono quest’ultima opzione piuttosto che ricontrattare al ribasso i canoni. Ma finora il tavolo Comune – proprietari- commercianti si è risolto in un nulla di fatto. E’ andata a buon fine, invece, l’iniziativa della Provincia di Cremona che ha avviato il portale per l’e-commerce locale “I-compro”, con un centinaio di aziende della provincia che presentano e vendono i loro prodotti on-line. Come pure il potenziamento della videosorveglianza, una misura molto attesa dai commercianti, che ha visto di recente la posa di più telecamere in varie zone.

Altre azioni avviate e non concluse: segnaletica stradale di tipo turistico; servizio stewart urbani; istituzione squadra di polizia turistica; calendario coordinato eventi per Expo (qui siamo ancora in alto mare); azioni per migliorare l’animazione; piano di comunicazione; rilevatori flussi turistici, formazione.

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