Pendolari per le rapine, trio inchiodato Prima dei colpi consultavano il meteo

Sopra, la conferenza stampa (foto Sessa) e un’immagine del sistema di sorveglianza
Nei confronti di tre pregiudicati di origine campana e residenti nell’hinterland milanese è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per la rapina avvenuta lo scorso ottobre alla filiale Bnl di via Ghinaglia, in città. Ma i tre, tutti di Corsico, sono accusati anche di altri colpi in istituti di credito in altre province lombarde. L’ordine di carcerazione – si è appreso in queste ore – è stato eseguito un paio di giorni fa dai carabinieri della compagnia di Cremona a carico di un 52enne (S.M. le iniziali note) e due 46enni (A.G. e R.G.). Secondo quanto ricostruito dalle indagini, come spiegato in mattinata in una conferenza stampa al comando cremonese di viale Trento e Trieste, il trio aveva il pallino di verificare le condizioni meteo prima di scegliere la città dove consumare la rapina, e prediligeva i luoghi con assenza di pioggia per una fuga più agevole. La vicenda è stata delineata dal tenente colonnello Cesare Lenti, comandante provinciale, dal capitano Livio Propato, comandante della compagnia di Cremona, e dal luogotenente Angelo Foglia, a capo del Nucleo operativo e radiomobile.
I militari hanno identificato i tre (due di loro erano già in carcere per altri colpi) grazie alle indagini serrate, ma anche grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza e all’analisi delle celle telefoniche. “I colpi in banca – ha evidenziato il tenente colonnello Lenti – sono in netto calo perché la percentuale di reati scoperti supera l’80%”.
Il trio, come ricostruito dagli accertamenti dell’Arma, era giunto a Cremona nella mattinata del 21 ottobre: dopo un sopralluogo nella filiale Bnl di via Ghinaglia due uomini avevano fatto irruzione, minacciando con un cutter i clienti e il personale (tutti rinchiusi in bagno) e si erano impossessati di 9500 euro, il contante presente in cassa. Poi la fuga, assieme al complice in attesa all’esterno. Le indagini sono risultate lunghe e laboriose, anche perché i malviventi avevano operato con guanti e volto travisato. Una svolta è arrivata dall’arresto in flagranza dei tre uomini di Corsico il 30 ottobre in occasione di una rapina alla Bnl di Rezzato, in provincia di Brescia. Il controllo dei movimenti e l’esame delle telecamere sono stati determinanti. Analizzando le registrazioni – hanno spiegato dal comando cremonese – sono stati riconosciuti i capi di vestiario indossati a Cremona e Rezzato, alcuni tratti fisici caratteristici e l’accento campano. La specializzazione in colpi all’interno di filiali Bnl – hanno sottolineato i carabinieri – hanno portato a raccogliere elementi di accusa legati ad almeno altri tre colpi. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cremona, Letizia Platé, valutata la richiesta del pm Fabio Saponara, ha disposto la custodia cautelare in carcere, notificata il sei settembre.
LE IMMAGINI DELLE TELECAMERE E GLI ARRESTATI
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