Stop a opere faraoniche: la giunta rivede il piano opere pubbliche

AGGIORNAMENTO – Il Piano triennale delle opere pubbliche attualmente in vigore “rappresenta il colpo di coda dell’amministrazione precedente. Il Piano triennale delle opere pubbliche che verrà predisposto e adottato entro il 15 ottobre dall’amministrazione Galimberti sarà diverso. Lo spirito sarà questo: basta opere faraoniche e di dubbia e inutile realizzazione, sì a progetti legati alla mobilità sostenibile e in linea con il nuovo indirizzo politico dell’amministrazione”.
L’assessore al Territorio e alla Salute Alessia Manfredini precisa in questo modo il contenuto del Piano Triennale delle Opere pubbliche (ed elenco programma annuale), adottato nell’ultima Giunta, atto dovuto a causa delle variazioni di bilancio annunciate per coprire le maggiori spese (manovra Imu). Domani, 23 settembre, la Commissione Bilancio esaminerà per l’appunto le variazioni, in attesa del passaggio consigliare previsto per lunedì 29. In questa stessa sede verrà adottato anche il Piano delle Opere pubbliche, ma si tratterà di una pura operazione contabile: l’intenzione della giunta Galimberti infatti è quella di rivedere completamente il Piano entro la metà del mese prossimo.
Il Piano Triennale Opere pubbliche pubblicato all’Albo Pretorio, quindi, rappresenta qualcosa che verrà a breve superato. Altri tempi per la finanza pubblica, quelli a cui risaliva il progetto di costruzione di un parcheggio multipiano presso il cavalcavia della stazione, al posto di quello prefabbricato realizzato da Aem, con rifacimento dello stesso piazzale e realizzazione di una piazza ciclopedonale. Un progetto frutto di un concorso di idee e di un accordo Comune-Rfi-Regione risalente a più di 5 anni fa e di cui venne realizzato solo un primo lotto, il piazzale antistante l’ingresso ai treni. Il progetto complessivo prevedeva anche la deviazione del traffico autobus da via Dante alla zona esterna alla città (tangenziale), mediante un sottopasso ferroviario. Questo avrebbe consentito di alleggerire via Dante da buona parte del traffico pesante. Soluzione a cui oggi probabilmente bisogna dire addio.
Il piano delle opere pubbliche attuale prevede inoltre: adeguamento strutturale e l’ampliamento di palazzo Raimondi (facoltà di Musicologia) per 1,3 milioni di euro nel 2014; manutenzioni stradali per 1 milione quest’anno, 2 l’anno prossimo e 3 milioni nel 2016; contributo a Rfi per il raddoppio ferroviario di Cavatigozzi (1 milione di euro); pista ciclabile del Boschetto (970mila euro in tre anni, con contributo dei privati); 1 milione e 216mila euro messi in previsione quest’anno per interventi al Polo tecnologico; 1,5 milioni per la pista ciclabile di Cavatigozzi; e 1,7 milioni (700mila quest’anno, 1 milione l’anno prossimo) per l’ampliamento della strada San Savino-San Felice; 763mila euro (nel 2014) per realizzazione struttura ricettiva, verosimilmente l’ostello al parco del Po che il Comune intende completare in vista di Expo.
A proposito della ciclabile di Cava, l’assessore all’Urbanistica Andrea Virgilio ha dichiarato che l’opera, avviata sul finire dell’amministrazione Perri, non si è arenata per un capriccio, ma perchè “sono emersi dei problemi. Non è nostra volontà fermarci”.
g.b.
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