Cronaca

Cade l'accusa di maltrattamenti, libero il marocchino fermato dalla polizia

Un uomo è stato arrestato in flagranza di reato dalla polizia con l’accusa di maltrattamenti in famiglia per aver picchiato la compagna, per di più mentre in casa si trovavano anche due bambini. Personale della squadra volante è intervenuto in un’abitazione della zona nord di Cremona attorno alle 23,30 di martedì. A lanciare l’allarme era stata una vicina di casa, preoccupata dalle urla provenienti dall’appartamento in questione. Gli agenti arrivati sul posto si sono fatti aprire, comprendendo di essere davanti a un violento diverbio, a una situazione concitata, dai rumori udibili all’esterno. Alla porta hanno trovato una donna scossa, in lacrime e con segni di violenza sul viso. In casa, oltre ai bambini, gli agenti hanno constatato la presenza del compagno della donna, un marocchino sulla trentina trovato in stato di agitazione. Dopo aver riportato la situazione alla calma, i poliziotti hanno fatto scattare gli accertamenti, poi proseguiti in Questura. La donna (anche lei di origine marocchina) ha raccontato di essere stata picchiata e di aver subìto violenza anche in passato. Difficoltosa la gestione dell’uomo (nei confronti del quale oltre al provvedimento di arresto è partita una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale). Alla luce degli elementi a disposizione e della situazione pregressa dei due (nella banca dati presente una precedente denuncia per fatti simili) è stato eseguito l’arresto (obbligatorio in caso di flagranza per maltrattamenti di questo genere sulla base della legge antifemminicidio). L’arrestato si trova nelle camere di sicurezza della polizia in attesa che il giudice valuti la sua posizione.

Michele Ferro
redazione@cremonaoggi.it

AGGIORNAMENTO – Nel tardo pomeriggio di mercoledì è arrivata la notizia del ritorno in libertà dell’uomo. Sulla base di ulteriori accertamenti effettuati dalla squadra mobile, su richiesta dell’autorità giudiziaria, il magistrato ha infatti disposto la non sussistenza dell’accusa di maltrattamenti in famiglia. Il reato, complesso, per essere tenuto in piedi necessita di tutta una serie di elementi (non sono mancati dibattiti a livello nazionale sulla difficoltà dell’arresto in flagranza per reati come quello di maltrattamenti, che si consumano davanti a una pluralità di condotte). Al momento dell’intervento della polizia gli elementi raccolti hanno portato gli operatori ad adottare il provvedimento di arresto in flagranza con quell’accusa – spiegano dalla Questura -, i successivi approfondimenti sull’accaduto e sul quadro in cui esso si inserisce hanno poi convinto il giudice circa la non sussistenza della complessa accusa. L’uomo resta indagato per resistenza. L’intervento messo in atto dalla polizia potrà essere tenuto in considerazione in caso di un eventuale episodio simile in futuro e la vicenda potrà essere rivalutata dalla polizia in caso di denuncia della vittima ad esempio per un reato minore come quello di lesioni.

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