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Calcioscommesse: Conte accusato di frode sportiva

Nella foto, il pm Roberto di Martino

Si chiuderanno tra pochi giorni, dopo quattro anni, le indagini sul calcio scommesse: complessivamente 225 gli indagati. Nei confronti di 117 di loro, il pm depositerà l’atto di chiusura indagini, e lo farà in settimana. Antonio Conte, attuale commissario tecnico della nazionale italiana, dovrebbe rispondere del solo reato di frode sportiva in merito alle due partite disputate dal suo Siena contro Novara e Albinoleffe. L’accusa nei confronti di Conte si basa sulle dichiarazioni del pentito Carobbio e del portiere Coppola, oltre che sulla testimonianza di una persona vicina all’ex presidente senese Mezzaroma. Le posizioni più gravi sono quelle di circa 60 indagati, tra i quali ci dovrebbero essere anche Stefano Mauri, Cristiano Doni, Giuseppe Signori e Mauro Bressan. Nella chiusura indagini ci dovrebbe essere comunque una notevole scrematura del numero degli indagati:  almeno un centinaio le archiviazioni che seguiranno ad esempio quella di Gennaro Gattuso: si tratta di persone finite in qualche intercettazione oppure nominate in qualche interrogatorio, ma per le quali non è stato trovato alcun riscontro. Dovrebbero quindi uscire dall’inchiesta Leonardo Bonucci, Domenico Criscito, Kaka Kaladze e Giuseppe Sculli. Da quanto si legge sulla Gazzetta dello Sport, gli avvocati di molti indagati minacciano battaglia già a livello procedurale: senza l’associazione a delinquere, infatti, i legali potranno richiedere l’invio dei relativi fascicoli alle procure competenti territorialmente, dilatando i tempi e arrivando a prescrizione certa. Intanto, dopo la chiusura dell’inchiesta, il pm concederà almeno 20 giorni di tempo per eventuali nuovi interrogatori, patteggiamenti o memorie difensive. Discorso a parte per il filone estero, che vede coinvolti Ilievski e Gegic.

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