Asl di Cremona, ipotesi accorpamento con Mantova Agostino Alloni: 'Si mantenga autonomia per Crema'
L’accorpamento della sanità tra Cremona e Mantova si fa sempre più vicino. Per quanto si navighi ancora nel campo delle ipotesi e per quanto certezze non ne avremo probabilmente fino alla fine del 2015, nell’ambito del progetto di riforma regionale della sanità, che vede una notevole cura dimagrante per gli enti, si valuta la possibile fusione tra l’Asl di Mantova e quella di Cremona. E si parte con un primo studio di fattibilità sull’integrazione dei servizi informatici. Per quanto riguarda le aziende ospedaliere, invece, dovrebbero mantenere la propria autonomia, seppur non si escludono progetti di collaborazione interaziendali tra reparti.
Su questo tema arriva il commento preoccupato del consigliere regionale Agostino Alloni, dopo l’audizione, in Commissione Sanità, dei rappresentanti degli enti della provincia di Cremona. I sindaci della Conferenza dell’Asl di Cremona (erano presenti in 5) non sono contrari alle azioni mirante alla razionalizzazione dei costi e dei servizi in ambito sanitario, ma hanno rilevano che “la riforma sanitaria non può prescindere dall’affrontare il tema del coinvolgimento delle realtà locali, proprio a partire degli attori territoriali e delle istituzioni locali, che oggi di fatto sono escluse dalla governance, dalle scelte che ridefiniranno gli assetti e l’organizzazione dei presidi sanitari locali e dalla programmazione delle risorse economiche” evidenzia il consigliere regionale Agostino Alloni -. Il territorio della nostra provincia è stretto e lungo. Dal primo all’ultimo comune ci sono 160 km: va perciò considerata questa specificità. Occorre, dunque, mantenere l’autonomia dell’ospedale di Crema che copre metà degli abitanti totali della provincia per l’erogazione dei servizi sociosanitari, invece di pensare di tenere solo quello di Cremona come presidio di primo livello”.
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