Eroina e siringhe: timori allo Zaist, in piazza Sant'Anna e piazza Marconi

Strani movimenti e siringhe abbandonate a pochi passi da dove sono soliti passare e giocare bambini, in periferia e in centro. L’ombra dello spaccio e del consumo di eroina. Incontri fra uomini dal fare losco sono stati notati più volte a metà di via Cadore, nel parco di piazza Sant’Anna, da qualche mese a questa parte e soprattutto nelle ore serali. Discorso simile per piazza Marconi. E per via Nino Bixio, allo Zaist. Tre luoghi diversi accomunati dal sospetto che in quelle aree ci sia compravendita e utilizzo della sostanza stupefacente tanto in voga, con effetti devastanti, negli anni Ottanta.
Un abitante della zona racconta che in piazza Sant’Anna uomini mai visti prima sono comparsi all’improvviso, facendosi vedere in particolare fra le 20 e le 21 e rendendosi protagonisti di comportamenti e incontri giudicati sospetti, attorno a qualche panchina. Nelle scorse settimane all’interno del parco, riqualificato poco più di un anno fa, osservate tracce di bivacchi e rinvenuti filtri usati riconducibili a sigarette “rollate”, probabilmente, a detta di testimoni, “corrette” con sostanza stupefacente alla luce dell’atteggiamento dei fumatori. Ma c’è di più. A impensierire diversi residenti, che invocano maggiori controlli, c’è quanto accade a brevissima distanza, con cui ci potrebbe essere un collegamento. Altri cittadini raccontano infatti di ulteriori movimenti sospetti in piazza Marconi, lato ovest, quello che si affaccia su via Tibaldi e via Belfuso. Proprio qui almeno una siringa, abbandonata fra i cespugli, è stata notata nell’ultima settimana. E’ ancora lì, chiaramente riconoscibile, sebbene con l’ago non in bellavista, a poche decine di centimetri dai parcheggi a strisce blu. Si tratta di una siringa da insulina, la tipologia più utilizzata dai consumatori di eroina per le dimensioni ridotte. E’ abbastanza per iniziare a preoccuparsi. Anche perché a nemmeno una quindicina di metri, sempre in piazza Marconi, frequentemente si recano mamme che portano i loro bambini a giocare.

Discorso pressoché fotocopia per via Nino Bixio, nel quartiere Zaist. Movimenti strani. E almeno una siringa abbandonata nell’erba notata nell’ultima settimana da alcuni cittadini, come conferma una donna della zona. Pure questa siringa, un po’ più grossa, è ancora lì, abbandonata nel parchetto all’angolo con via Caprera. L’ago, stavolta, è proprio ben in mostra. A poche decine di centimetri dal vialetto in cemento con panchine che da via Nino Bixio conduce fino alla parrocchia. Un posto molto frequentao da cittadini, talvolta con bimbi che vogliono giocare o cani al seguito. Anche qui è abbastanza per tenere gli occhi bene aperti, più del solito. Episodi non collegati? Può essere. Non sono molti, però, a vendere e assumere una droga come l’eroina a Cremona. Pertanto una connessione (lo stesso venditore? Lo stesso giro di consumatori?) non si può escludere. Di certo c’è un problema: qualcuno ha abbandonato siringhe dove peggio non poteva, non lontano da luoghi adatti al gioco e al passeggio dei bambini, proprio mentre la primavera sembra iniziare a fare capolino e invitare le famiglie a portare fuori i loro figli.
Michele Ferro
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