Scarcerati Arena e Birzi e via i domiciliari a tutti gli altri attivisti del Dordoni 'Fuori' anche Visigalli, il suo avvocato: 'Ritiene di tenersi lontano dalle prossime manifestazioni per difficoltà a partecipare'
AGGIORNAMENTO – Escono dal carcere i due esponenti del centro sociale Dordoni in cella con l’accusa di rissa aggravata per i fatti del 18 gennaio e si vedono revocati i domiciliari gli altri attivisti del Dordoni oggetto di misura cautelare con la stessa accusa. Compreso Emilio Visigalli. Michele Arena e Alberto Birzi dalla cella ai domiciliari. Andrea Romagnoli, Jonathan Carnesella, Filippo Esposti, Gianluca Rossi e Visigalli dai domiciliari al più semplice obbligo di firma. Le decisioni del giudice per le indagini preliminari Pierpaolo Beluzzi, valutate le richieste di modifica delle misure, sono arrivate tra venerdì pomeriggio e venerdì sera. “Soddisfatti”, ha detto l’avvocato Sergio Pezzucchi, che difende tutti tranne Emilio (Romagnoli è assistito in collaborazione con l’avvocato Gianpietro Gennari). Visigalli è seguito dall’avvocato Biagio Borretti. “I domiciliari sono stati sostituiti con l’obbligo di firma per due giorni a settimana – ha fatto sapere Borretti -. La ricostruzione dei fatti ha attenuato sicuramente le esigenze cautelari. Ho parlato con il mio assistito. E’ contento. Date le sue condizioni precarie di salute necessaria la possibilità di muoversi con più tranquillità. Per quanto riguarda i prossimi eventi, le prossime manifestazioni, Visigalli ritiene di tenersi a distanza anche per le sue condizioni fisiche, che difficilmente consentirebbero una partecipazione. Si dedicherà al recupero fisico e mentale. E’ ancora molto provato dal trauma subito. Non credo proprio che all’iniziativa di sabato ci sarà la sua presenza, per questioni di opportunità fisica”.
Precedentemente Arena e Birzi avevano chiesto di essere sentiti (dopo il silenzio nell’interrogatorio di garanzia) e sono stati interrogati in carcere venerdì mattina, quando si sono presentati davanti al gip Beluzzi e al pm Laura Patelli. “Hanno dato la loro versione come hanno fatto tutti gli altri del Dordoni. Erano lì per difendere la sede, nessuna programmazione di scontro. Erano lì per difendere il Dordoni”, ha spiegato l’avvocato Pezzucchi. Gli interrogatori di Arena e Birzi sono giunti a poche ore di distanza da quelli degli altri attivisti del Dordoni arrestati per rissa aggravata ma ai domiciliari (vedi link in basso).
Sul fronte opposto, quello di Casa Pound, gli avvocati di Gianluca Galli e Guido Taietti, i legali Vanessa Bonaiti e Marcello Lattari, stanno valutando di far sentire nuovamente i loro assistiti (gli ultimi due di Casa Pound rimasti ai domiciliari, gli unici che devono rispondere dell’accusa di tentato omicidio, oltre che di rissa aggravata, per quanto accaduto a Emilio Visigalli del Dordoni). Si valuta, inoltre, una richiesta di modifica degli arresti domiciliari, almeno per permettere a entrambi di lavorare (insieme hanno un pub sul Bresciano ma il primo è anche un grafico, per questa ragione potrebbero lavorare in luoghi differenti).
Michele Ferro
redazione@cremonaoggi.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA