Tornano i soliti tre 'motivetti' dell'opposizione
È con piacere che assistiamo al ritorno dei soliti tre motivetti (Arcimboldo, Corso Garibaldi e Le Corde dell’Anima), che da un anno a questa parte, nell’ambito delle politiche culturali, costituiscono il leitmotiv delle invettive di parte della minoranza all’amministrazione!
Dico “Con piacere” perché , se un giorno sì e uno sì le critiche di uno dei più agguerriti consiglieri di minoranza si appigliano ad una foto, ad una progettazione (di successo) di nove mesi fa, per poi ritirare in ballo il festival di cui si è discusso in lungo e in largo in due consigli e due commissioni, sul quale sono chiaramente emerse responsabilità non proprio rispecchiate dalle affermazioni del consigliere Fasani, sul quale infine è stata approvata una mozione proposta dalla Lista Perri ed emendata da Fare Nuova la Città…Beh allora davvero l’opposizione ha ben pochi argomenti ai quali aggrapparsi per le sue sterili polemiche!
E allora sì che “senza vergogna” ricordiamo al consigliere Fasani che fermezza e intelligente flessibilità non sono opposti inconciliabili, né il vezzo “provincialista” di un sindaco, ma le necessarie componenti di un dialogo tra un’amministrazione e altre istituzioni o enti culturali. Un dialogo nel quale però l’amministrazione non pieghi la schiena acriticamente, ma, anche attraverso prese di posizioni coraggiose, tenti in ogni modo di valorizzare il patrimonio locale. Non per capriccio – lo ribadiamo per l’ennesima volta a chi finge pretestuosamente di non capire – ma per calamitare il più possibile i visitatori di Expo anche nella vicina Cremona.
Ricordiamo che i soliti tre motivetti dell’opposizione si sono sciolti come neve al sole nell’ultima commissione cultura di fronte ai 17 grandi eventi in calendario nell’ambito di “Cremona per Expo 2015” e ai 140 progetti di “Cultura a Cremona 2015”. Non sarebbe male se il consigliere Fasani si informasse su quanto accade nelle sedute di commissione in cui lui è assente: anche i suoi compagni d’opposizione alla fine della seduta, forse complice il fatto che le orecchie indiscrete dei giornalisti se n’erano già andate, hanno riconosciuto, pur senza rinnegare ognuno le proprie posizioni di fondo, “il grande lavoro” che l’amministrazione e i dipendenti del settore cultura hanno svolto per la programmazione culturale 2015. Ma questo ai giornali, non si può raccontare. Ai giornali e ai cittadini si preferisce continuare a rigirare a piacimento i soliti tre motivetti che da un anno a questa parte alcuni consiglieri della minoranza ci propinano. Ciò che di buono si sta facendo, maggioranza e minoranza insieme, si preferisce lasciarlo in ombra: sicuramente fa meno notizia, meno polemica. Altrettanto sicuramente però questi soliti tre motivetti non contribuiscono a fare cultura; e nemmeno entrano nel merito di una critica puntuale e costruttiva, diritto e dovere di una minoranza. Se qualcuno ha proposte chiare, e alternative per contribuire al rilancio di Cremona nel panorama culturale nazionale ed internazionale siamo tutt’orecchi, e lo stile dell’ultima commissione cultura lo dimostra. Il resto è il rumore di fondo di una politica fatta di strali, polemiche, che credo abbia esasperato non solo chi li riceve, ma l’intera città.
Arcaini Sara – Fare nuova la città