Feste e turismo

Expo, il Comune di Cremona aderisce alla 'Carta di Milano'

Il Comune di Cremona aderisce alla “Carta di Milano”, eredità culturale di Expo Milano 2015, promossa dall’Anci, e alla cui stesura ha partecipato anche il sindaco Gianluca Galimberti in occasione dell’Expo delle Idee (a Milano il 7 febbraio 2015 poi a Firenze il 28 marzo 2015). La decisione è stata presa dalla Giunta riunitasi martedì. La Carta di Milano rappresenta l’eredità culturale di Expo Milano 2015. “Per la prima volta nella storia delle Esposizioni Universali, il grande Evento internazionale è stato preceduto da un ampio dibattito nel mondo scientifico, nella società civile e nelle istituzioni sul tema di Expo Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita – spiegano dal Comune -. Questo intenso e profondo processo ha portato per volontà del Governo italiano alla definizione della Carta di Milano: un documento partecipato e condiviso che richiama ogni cittadino, associazione, impresa o istituzione ad assumersi le proprie responsabilità per garantire alle generazioni future di poter godere del diritto al cibo. Infatti, attraverso un percorso partecipato, i maggiori esperti italiani e internazionali hanno contribuito a identificare le principali questioni che interessano l’utilizzo sostenibile delle risorse del Pianeta. In particolare, i grandi temi affrontati dalla Carta di Milano sono quattro, tutti inseriti all’interno della cornice del diritto al cibo: quali modelli economici e produttivi possano garantire uno sviluppo sostenibile in ambito economico e sociale; quali tra i diversi tipi di agricoltura esistenti riusciranno a produrre una quantità sufficiente di cibo sano senza danneggiare le risorse idriche e la biodiversità; quali siano le migliori pratiche e tecnologie per ridurre le disuguaglianze all’interno delle città, dove si sta concentrando la maggior parte della popolazione umana; come riuscire a considerare il cibo non solo come mera fonte di nutrizione, ma anche come identità socioculturale”.

I singoli cittadini, le istituzioni, le associazioni, le imprese, sottoscrivendo la Carta di Milano, si assumono responsabilità precise rispetto alle proprie abitudini, agli obiettivi di azione e sensibilizzazione e chiedono con forza ai governi e alle istituzioni internazionali di adottare regole e politiche a livello nazionale e globale per garantire al Pianeta un futuro più equo e sostenibile.

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