Politica

Da A2A lettera di intenti a Lgh Primi passi verso la fusione

Inviata la lettera di intenti che mira alla fusione tra A2A e Linea Group Holding. Dopo i tanti “si dice” il primo atto concreto arriva proprio dalla municipalizzata dell’area milanese e bresciana, che ha inviato nelle scorse ore la missiva a Lgh (che vede tra i principali azionisti Comuni della bassa Lombardia come Cremona, Lodi, Rovato, Pavia e Crema). Ad annunciarlo è il Sole 24 Ore, dove si spiega che tale mossa punta ad allargare il bacino di utenza di A2a restando in Lombardia, come prevede il mandato dei due grandi soci di A2A, Milano e Brescia.

Ora i due colossi dei servizi hanno tempo fino al 31 luglio per trattare in esclusiva un’intesa. Ma in realtà, sempre secondo il Sole 24 Ore, di passi in precedenza ne sarebbero già stati fatti in questa direzione, tanto che le linee guida dell’accordo sarebbero già state esaminate nei mesi scorsi. Insomma, restano da discutere i dettagli, che sono comunque la fase più delicata.

Questo passo avanti non preclude però alle due aziende di continuare a guardarsi intorno e di valutare altre possibili opzioni di crescita, purché non siano incompatibili con l’operazione. Proprio per questo Lgh continua a portare avanti l’ipotesi di quotarsi in borsa: questo permetterebbe ai comuni soci di fare cassa e, anche grazie agli incentivi previsti dal governo, di utilizzare la liquidità al di fuori del patto di stabilità.

Ma veniamo ai termini della possibile fusione con A2A. Secondo indiscrezioni, l’accordo prevederebbe il rilevamento, da parte della multiutility, di una quota di controllo di Lgh, attraverso un’operazione mista cassa-azioni, cosa che farebbe scendere Milano e Brescia sotto il 50% del capitale.

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