Caso PalaRadi, vertice in Comune per salvare la Supercoppa
AGGIORNAMENTO ore 15 – Iniziato un incontro in Comune tra i dirigenti di Pomì Casalmaggiore e l’amministrazione comunale. Nello studio del sindaco Galimberti ci sono il presidente della Pomì Massimo Boselli Botturi, il dirigente Luciano Toscani e il direttore del main sponsor Pomì, Costantino Vaia. E’ l’ultima occasione per salvare la Supercoppa al PalaRadi: la Lega Volley attende l’esito della riunione, poi deciderà il da farsi. Entro mercoledì sera dovrebbe arrivare la decisione definitiva. La riunione è blindata ma la prima novità riguarda l’assenza della Vanoli Cremona: non si è trattato di uno “sgarro” da parte della società di pallacanestro, ma di una comunicazione inizialmente errata. Al vertice, infatti, era prevista la partecipazione di Comune e Pomì, essendo il team guidato da Aldo Vanoli impegnato peraltro a Milano, presso Expo, nel padiglione del Grana Padano. E’ chiaro che l’assenza di una delle parti in causa sembra mettere in salita la strada: resta il fatto che questo incontro è l’ultima spiaggia per salvare la disputa della Supercoppa Italiana a Cremona il prossimo sabato 10 ottobre, dopo il caos ben noto delle ultime ore.
AGGIORNAMENTO ore 13 – Sull’incresciosa vicenda e soprattutto sulla figuraccia fatta dal Comune, ora interviene anche l’opposizione. Il primo a scendere in campo è il consigliere comunale Marcello Ventura (Fratelli d’Italia), che nella passata amministrazione aveva gestito la delega allo sport. “Apprendo con stupore dell’ennesima figuraccia che questa amministrazione con il suo sindaco ha fatto nei confronti della Pomì, della Federazione Pallavolo, degli sportivi cremonesi e dell’Italia intera – attacca Ventura -. Non si può prima dare e poi a distanza di un’ora negare un palazzetto o peggio ancora mettere in condizione la Pomì di non accettare con delle richieste assurde”.
Secondo Ventura il presupposto da cui partire è che la proprietà del palazzetto è “del Comune” e che la Vanoli ha “una convenzione nella quale vi è un articolo che permette al Comune di utilizzare il palazzetto in caso di bisogno, sempre”. “Ora mi chiedo se non si poteva far valere questo articolo con la Vanoli visto che non si doveva spostare una partita di calendario, ma semplicemente un allenamento? – continua Ventura -. Abbiamo altre palestre a Cremona (Spettacolo per citarne una) dove poteva essere spostato o poteva anche essere svolto a Soncino”.
Ventura è durissimo nei confronti della Giunta: “Rimarco ancora una volta che siamo gestiti da incompetenti, a cascata partendo dal sindaco. Se non si voleva far giocare la Supercoppa a Cremona, il sindaco poteva dirlo subito senza perdere tempo e senza illudere nessuno. Sarebbe stato pù coerente e non si sarebbero fatte figuracce”.
“Ora cosa dovrebbe fare la Pomì?” si chiede Ventura? La logica conclusione sarebbe andarsene da Cremona e cercare un altro palazzetto. “Ancora una volta abbiamo perso la faccia e la possibilità di una visibilità totale a livello italiano con 4000 persone che avrebbero volentieri seguito una partita di caratura eccezionale. Il sindaco dice ‘stiamo facendo il massimo nel rispetto di tutti quanti’. Questo sarebbe il rispetto? Per me rispetto non vuol dire prendere in giro. E in tutte le città dove convivono più squadre ad alto livello come fanno? Forse usano la volontà di trovare la soluzione, al contrario di quanto fatto a Cremona in questa occasione”. Perché se tale volontà ci fosse stata, ribadisce Ventura, “l’articolo della convenzione parla chiaro: il Comune può quando lo ritiene opportuno utilizzare il palazzetto in quanto proprietario. In questo caso negligenza e cattiva volontà l’hanno fatta da padroni. Speriamo che ci sia un’ultima scappatoia affinché si possa comunque giocare a Cremona. Ma se anche così fosse, la figuraccia rimediata resta!”.
“Pensavamo di aver visto le vette più alte dell’insipienza di un’amministrazione incapace”, commenta anche il consigliere regionale Ncd Carlo Malvezzi – Con la vicenda della Super Coppa del Volley, il Professore ha superato se stesso esponendo la città ad una figuraccia planetaria che avrà ripercussioni negative sull’immagine di Cremona. Fino a quando saremo costretti a subire le mirabolanti imprese di una giunta impegnata solo a realizzare in cose inutili e distante dalla realtà? Confidiamo che si possa trovare una soluzione in extremis attraverso un incontro sorretto tra la Lega del Volley e la Vanoli Basket, consapevoli che un intervento dei nostri amministratori genererebbe solo ulteriore confusione in una vicenda che merita l’oscar del dilettantismo. Per favore, smettete di giocare e lasciate libero il campo”.
Dopo aver visto sfumare l’opportunità di giocare a Cremona la Supercoppa di Volley e il rischio che anche il resto del campionato della Pomì al PalaRadi possa essere compromesso, i tifosi della Pomì ma anche molti semplici cittadini alzano il muro nei confronti dell’amministrazione comunale e del sindaco Gianluca Galimberti. Sulla stessa pagina Facebook del primo cittadino moltissimi sono i commenti sprezzanti: “Sfumata una finale di Supercoppa che avrebbe portato al Palaradi 4000 persone più diretta Tv ed articoli su stampa nazionale con Cremona in primo piano, per accontentare il capriccio di una società che non ha avuto il buonsenso di spostare un allenamento!” scrive un cittadino. “Complimenti un’altra perla della sua amministrazione che rischia di far perdere definitivamente le partite della Pomí a Cremona”. “Ottimo lavoro…Persa la finale e persa la fiducia della lega volley anche per le prossime partite” aggiunge un altro. “Ennesimo sterco pestato” si legge ancora sotto. Molte le critiche per avere assecondato la Vanoli, che non vuole rinunciare all’allenamento di venerdì. “Ennesima figuraccia che dimostra, a chi non l’avesse ancora capito, le reali capacità di questa amministrazione”.
Pesanti le critiche anche nei confronti della Vanoli, soprattutto nelle pagine Facebook dei vari gruppi di tifosi. Perdere una supercoppa a causa di un allenamento che non si è voluto spostare? Questa è la domanda che lascia increduli tutti i tifosi. “Per un allenamento della Vanoli si rischia di perdere un evento come la Supercoppa… uno schiaffo a tutti i tifosi della provincia e oltre” si legge sulla pagina Facebook del fans club Passione Rosa Pomì. “E’ assurdo perdere una supercoppa per un allenamento… se così fosse cè solo da vergognarsi” rincara la dose un altro tifoso.
Insomma, come già rimarcato, si tratta di un pasticcio, di quelli che i tifosi a fatica dimenticheranno, soprattutto se la questione Supercoppa avrà ripercussioni anche sul prosieguo delle gare. L’eventualità che la fialissima tra le due squadre primedonne del campionato di volley serieA si giocasse proprio al Palaradi, era stata fortemente auspicata dallo stesso assessore allo Sport del Comune di Cremona Mauro Platè. Il 12 agosto scorso, in una conferenza stampa per fare il punto sull’evoluzione delle trattative, aveva detto che il Comune era al lavoro con la Lega Volley per portare a Cremona, il 10 ottobre, la Supercoppa. In quella stessa occasione era apparso evidente che molti dettagli restassero ancora da chiarire e lo stesso Platé non nascondeva che il grosso del lavoro sarebbe cominciato da lì in avanti.
Molto critici anche i commenti sulla pagina della curva storica della squadra, Pomì Vbc Pallavolo Rosa, dove le accuse nei confronti del sindaco Galimberti sono sempre più pesanti e dove anche nei confronti della Vanoli gli animi sono piuttosto caldi. “La Vanoli fa la sua parte, con invidiosa miopia, ma il Comune di Cremona ha dimostrato di non essere all’altezza. Ora, azionariato popolare e costruiamo un palazzetto nuovo?”. La richiesta di spostarsi da Cremona arriva da più parti, insieme alla delusione nei confronti del Comune per non essere riuscito a gestire la situazione. Ma sopraattutto, dopo le dichiarazioni del presidente della Lega Volley, ora prevale il timore che anche per il resto del campionato possano sorgere problemi di convivenza tra le due squadre di serie A. Una convivenza che sin dall’inizio era apparsa complicata, ma che ora sembra stia diventando impossibile.
Laura Bosio
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