Agente aggredito con una lametta in carcere, dura accusa del Sappe
Ennesimo caso di aggressione al carcere di Cremona. Vittima questa volta un agente di polizia penitenziaria che, come fa sapere il Sappe (Sindacato autonomo di polizia penitenziaria), “è stato aggredito da un detenuto extracomunitario armato di una lametta al rientro dalle attività al campo sportivo”. Secondo quanto ricostruito dal sindacato, “l’agente era solo in mezzo a trenta detenuti e si è salvato grazie al tempestivo intervento di altri poliziotti in servizio accorsi subito ad aiutarlo”.
Un duro atto d’accusa da parte del segretario generale del Sappe, Donato Capece, che denuncia “l’ennesimo evento critico accaduto nella struttura detentiva cremonese”. Un leitmotiv ormai fin troppo noto. Capece attacca anche “chi continua ad affermare che adesso nel carcere di Cremona si respira aria nuova, senza invece domandarsi perché accadono sistematicamente eventi critici in questo carcere e quanto incidano sul verificarsi di tali eventi la pessima organizzazione del lavoro e della vita detentiva come organizzata da direttore reggente e comandante di reparto”.
“Noi continueremo a pretendere una trasparenza reale della gestione della cosa pubblica, un reale rispetto delle regole e della democrazia in materia di organizzazione del lavoro dei poliziotti di Cremona, di salubrità dei posti di lavoro, di rispetto dei diritti inviolabili di ogni singolo agente, sovrintendente, ispettore di polizia penitenziaria”.
Conclude Capece: “Rinnoviamo l’auspicio che i competenti uffici ministeriali e regionali del Ministero della Giustizia adottimo urgenti interventi per sanare le costanti criticità in atto nel carcere di Cremona”.
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