Piano di Governo del territorio, la proposta del M5S
Sul Piano di governo del territorio, il Comune ha chiesto ai cittadini di esporre le proprie considerazioni, in modo da poter dare un contributo alla stesura della versione definitiva. A questo proposito interviene il Movimento 5 Stelle di Cremona, che evidenzia i punti salienti su cui si dovrebbe intervenire. “In primis l’adesione all’iniziativa ‘Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori’ ovvero la proposta di un censimento capillare, in ogni Comune italiano, per mettere in luce quante abitazioni e quanti edifici produttivi siano già costruiti ma non utilizzati, vuoti, sfitti, sulla base di una scheda elaborata da oltre 150 esperti del settore che è anche la proposta di un metodo di pianificazione, che andrebbe adottato con immediatezza per scongiurare ciò che sta purtroppo accadendo, ovvero che i piani urbanistici siano realizzati lontano dai bisogni effettivi delle comunità locali e prevedano nuovo consumo di suolo nonostante l’ampia disponibilità edilizia già esistente” evidenzia il consigliere comunale Lucia Lanfredi.
“Vi è poi la proposta di adesione da parte del Comune di Cremona al ‘Patto dei Sindaci’ promosso dalla Commissione Europea per coinvolgere attivamente le città europee impegnate ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori che ha tra i suoi punti principali il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (Paes), documento che descrive una serie di progetti e azioni pratiche (insieme ai tempi di attuazione e alle responsabilità dei soggetti coinvolti) che il Comune metterà in atto per raggiungere e superare l’obiettivo di riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020”.
Sarebbe opportuno, “oltre che rivedere il discorso energetico, rivedere altresì il recupero dell’acqua piovana delle coperture e dei piazzali attraverso serbatoi interrati e fosse perdenti che oltre ad evitare l’invaso dei vasi irrigui durante le sempre più frequenti alluvioni, sono utili per l’irrigazione del verde” continua Lanfredi. “Per la specifica realtà di Cremona, proponiamo attraverso l’impiego di parte degli 1,7 miliardi di euro destinati alla Regione, per la realizzazione di un polo per il trattamento dei rifiuti, che eviterebbe al sistema, di sopportare gli oneri della raccolta differenziata, senza poter beneficiare delle risorse provenienti da un’azione coordinata di recupero, che passi anche attraverso la reindustrializzazione dell’area Tamoil. Quest’ ultima, opportunamente bonificata, potrebbe diventare la sede di impianti che andrebbero a risolvere anche il problema dell’inceneritore: compostaggio, riciclo della plastica e delle altre risorse derivanti dalla raccolta differenziata, trattamento meccanico-biologico, riuso dei materiali e delle attrezzature”.
Infine il Movimento propone “il recupero della Chiesa di San Benedetto, da convertire in centro di attività culturale con l’impiego di fondi europei, e il cambio di destinazione d’uso delle caserme dismesse, una volta passate dal demanio militare a quello dello Stato. Infine, abbiamo chiesto la cancellazione del progetto dalla Tangenziale Sud dal Piano di Governo del Territorio.
Perché questo nuovo strumento urbanistico abbia un senso, perché sia realmente diverso dal vecchio piano regolatore ed effettivamente aperto alla partecipazione e alle esigenze dei cittadini, confidiamo che le nostre osservazioni siano tenute in considerazione e adeguatamente valutate”.
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