Attacchi a Ventura dopo il post Lui: 'Sono stato superficiale'
AGGIORNAMENTO - Ventura sulla vignetta che inneggia a Mussolini: 'Ammetto di essere stato superficiale. Capisco comunque la posizione del PD che cerca di sfruttare la mia leggerezza creando un caso per distogliere l'attenzione dalle vere battaglie politiche quotidiane che conduco'.
AGGIORNAMENTO – Marcello Ventura fa parziale autocritica dopo aver condiviso sulla propria pagina facebook un post che inneggia a Mussolini. “In riferimento alle recenti polemiche che mi hanno coinvolto – scrive in una nota diffusa in tarda mattinata, dopo un fuoco di fila di commenti negativi da parte delle forze di sinistra – ammetto di essere stato superficiale nella mia posizione di personaggio politico pubblico condividendo con leggerezza un post-vignetta che non ho comunque messo io in quanto gira da mesi sui social. Confermo di condannare fermamente la violenza e la mancanza di libertà da qualsiasi parte vengano.
Credo anche che non si possa minimamente intravedere apologia di fascismo.
Capisco comunque la posizione del PD che cerca di sfruttare la mia leggerezza creando un caso per distogliere l’attenzione dalle vere battaglie politiche quotidiane che conduco per il bene di Cremona tutti i giorni: raccolta differenziata, sprar, servizi sociali, cooperative, a2a-lgh…… Con questo penso di aver fatto definitivamente chiarezza su quanto accaduto, sicuro che le persone che mi stimano per le mie azioni continueranno a farlo”
Il caso era esploso ieri a causa di un post su Facebook di Ventura (Fratelli d’Italia), che ha condiviso una foto del gruppo “Giovani fascisti italiani”, in cui si mette a confronto Mussolini con Renzi, evidenziando elogi per il primo e biasimo per il secondo. Una scelta che ha scatenato la polemica da parte dell’opposizione in Consiglio, che chiede di chiarire la vicenda nelle sedi opportune. La prima ad attaccare è Francesca Baldini, della segreteria cittadina del Partito Democratico. “Il consigliere comunale Marcello Ventura condivide in un luogo pubblico come facebook l’opinione dei giovani fascisti italiani, secondo i quali il dittatore Mussolini rese migliore l’Italia, mentre il democratico Renzi, a loro avviso, la distruggerebbe” evidenzia Baldini. “Fortunatamente siamo in un regime democratico, nel quale tutte le opinioni sono ammesse, anche quelle più aberranti o strampalate, come quelle del consigliere Ventura e dei suoi giovani amici fascisti. Fortunatamente non siamo in un regime dittatoriale come quello fascista che umiliò il Parlamento ed i consigli comunali, come quello in cui Ventura, grazie alle regole democratiche, autorevolmente siede”.
“Con grande amarezza constatiamo a quale livello può giungere la polemica politica quando, a corto di argomenti, si ricorre a tutto, anche a rispolverare ideologie che hanno insanguinato l’Italia, pur di mettersi in mostra” continua Baldini. “A 70 anni dalla riconquista della libertà e della democrazia, dopo un ventennio di dittatura fascista, di guerra, di miseria, di fame e di umiliazione del nostro paese, auspicheremmo una totale condivisione dei fondamenti antifascisti della nostra Costituzione da parte di tutti i consiglieri comunali. Come Partito democratico continuiamo a sostenere l’azione riformatrice del Governo Renzi per dare all’Italia fiducia nelle proprie capacità e speranza in un futuro di democrazia e di prosperità”.
Anche Paolo Carletti, segretario provinciale Psi, ha commentato il post di Ventura, evidenziando che “dichiararsi fascista ha ripercussioni importanti in un Paese in cui è vietata l’apologia di fascismo, farlo da consigliere comunale è istituzionalmente imbarazzante”.
Pesante, sempre su Facebook, il commento di altri consiglieri comunali. Come Roberto Poli (Pd), che scrive: “L’apologia del fascismo non può correre lungo i banchi del Consiglio Comunale di Cremona. Chiederemo a tutti i consiglieri di esprimersi e condannare quanto accaduto”. Dello stesso avviso Luca Burgazzi, che ironizza, in merito alla presunta inclinazione fascista di Ventura: “non vi erano molti dubbi in realtà, ma adesso ne siamo certi”.
Sulla vicenda interviene anche Anpi Cremona: “Non riteniamo di dover entrare nel merito delle affermazioni lì pubblicate perché puerili e superficiali” fa sapere il gruppo. “Il giudizio della storia sul ventennio fascista, che ci ha lasciato morte miseria e vergogna, è ormai definitivo, ma a quanto sembra ampie sacche di ignoranza sopravvivono a tutti i livelli; anche laddove dovrebbe prevalere il rispetto della verità oltre che della Costituzione democratica e antifascista. Speriamo sinceramente che chi rappresenta i cittadini cremonesi in Consiglio Comunale, prima di condividere affermazioni deliranti come quelle in oggetto, si soffermi a riflettere sui doveri che la Costituzione impone a chi ricopre ruoli istituzionali”.