M5S interroga la Regione: 'Sottopassi fuori norma finanziati con soldi pubblici'
Le presunte carenze strutturali dei sottopassaggi di via Brescia e via Persico diventano interrogazione regionale dei consiglieri Iolanda Nanni e Andrea Fiasconaro del Movimento 5 Stelle.
Le presunte carenze strutturali dei sottopassaggi di via Brescia e via Persico diventano interrogazione regionale dei consiglieri Iolanda Nanni e Andrea Fiasconaro del Movimento 5 Stelle, attraverso la segnalazione della consigliera Lucia Lanfredi, che si era già attivata con un’interrogazione in Consiglio Comunale. “Dal momento che – spiega Nanni – per la realizzazione di queste opere, il Comune di Cremona ha usufruito dei fondi europei P.O.R., erogati da Regione Lombardia per un importo pari a circa 6 milioni di euro, ed alla luce delle criticità rilevate sull’attuazione dei sottopassaggi, ci siamo attivati con un’interrogazione diretta all’Assessore Regionale alle Infrastrutture per chiedere con quali criteri la DG Infrastrutture di Regione Lombardia, abbia potuto ritenere idonea la proposta progettuale dei due sottopassaggi. I progetti infatti presentavano gravi criticità: ad esempio, la larghezza della corsia bidirezionale ciclopedonale stabilita nel progetto per il sottopasso in Via Persico risulta inferiore ai parametri di legge e quella realizzata addirittura ulteriormente inferiore.
L’altezza del sottopasso di Via Brescia è, pure, inferiore ai parametri di legge ed infine la pendenza della rampa più ripida del sottopasso sito in via Brescia supera l’11% quando la pendenza massima per le rampe dei percorsi pedonali di lunghezza maggiore di 5 metri è del 5%. Ci si domanda come Regione Lombardia, a fronte di 10 milioni di euro pubblici spesi per queste opere, di cui 6 milioni di fondi europei, abbia potuto approvare tali progetti. Inoltre, tenuto conto che il sottopasso di Via Persico risulta aperto al traffico veicolare dal 5 novembre 2014 e che quello di via Brescia è appena stato inaugurato (21 ottobre), ci si domanda come sia possibile che queste opere abbiano passato indenni i relativi collaudi. Regione Lombardia ha l’onere di controllare come vengono utilizzati i fondi europei e non può certo restare a guardare, dato che opere mal realizzate, a fronte di milioni di euro elargiti al Comune di Cremona, possono comportare un serio pericolo sia alla pubblica sicurezza che alla fruibilità dell’infrastruttura da parte di disabili, anziani, famiglie e cittadini tutti, oltre che a un immenso spreco di danaro pubblico.”