Spettacolo

Serova e Faes in concerto domenica 14 all'Auditorium del Museo del Violino

Anna Serova

Il celebre duo composto dalla violinista Anna Serova e dal pianista Filippo Faes si esibirà all’auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino domenica 14 febbraio – ore 11, nell’esecuzione del loro ultimo concerto, intitolato ‘Nostalghia’. La Serova per l’occasione suonerà con la viola Girolamo Amati Stauffer 1615. Il concerto prevede l’esecuzione della Sonata per viola e pianoforte op.147 di Dimitri Shostakovich (1906-1975) e la Sonata per violoncello e pianoforte in sol minore op.19 di Sergei Rachmaninov (1873-1943).

Il nuovo progetto discografico di Serova e Faes è dedicato alla nostalgia. Due folgoranti sonate, quella giovanile di Rachmaninov (1901) e quella che costituisce la creazione estrema di Shostakovich (1975), incorniciano un secolo e delineano due sensi di nostalgia opposti e complementari. La nostalgia per ciò che è stato ma non esisterà più (il mondo dorato dell’aristocrazia zarista che di lì a poco sarà spazzato via dalla Rivoluzione di Ottobre) e la nostalgia per ciò che avrebbe potuto essere e non è stato (la libertà di esprimere sé stesso e la multiforme realtà della vita, che fu negata a Shostakovich dal regime sovietico). Il disco ed il concerto celebrano anche i 400 anni della preziosa viola Amati “Stauffer” 1615, che Anna Serova suona nell’incisione e nel concerto.

Anna Serova e Filippo Faes sono un duo di spicco nel panorama cameristico internazionale. Per lei negli ultimi anni hanno scritto alcuni dei più importanti compositori contemporanei, creando un nuovo genere di composizione, unendo la forma del concerto all’azione scenica di un’opera di teatro. Azio Corghi, Paolo Pessina, Boris Pigovat, Benjamin Yusupov, per citarne solo alcuni. Dopo aver studiato con Vladimir Stopicev (Alto perfezionamento al Conservatorio di San – Pietroburgo), con Bruno Giuranna (Accademia W. Stauffer di Cremona) e Juri Bashmet (Accademia Chigiana di Siena) ha cominciato una brillante carriera concertistica che l’ha vista protagonista di alcune delle più importanti stagioni concertistiche e di festival italiani ed esteri.

Dal 2001 è viola solista dell’ensemble Punto it, con il quale ha realizzato l’esecuzione integrale della musica da camera di J. Brahms. Si è esibita come solista nelle più prestigiose sale concertistiche del mondo con importanti orchestre. Anna Serova presta volentieri la sua arte per beneficenza: nel 2002 e nel 2004 ha registrato assieme a Filippo Faes (nella duplice veste di pianista e direttore della Krasnojarsk Chamber Orchestra) due Cd dedicati a progetti del Rotary International.

Salutato dalla critica come uno dei più profondi e creativi interpreti della sua generazione, dopo la vittoria al Concorso Schubert di Dortmund nel 1989, Filippo Faes è stato invitato per sette anni consecutivi come solista alla Philharmonie di Colonia e alla Musikhalle di Amburgo. Si è esibito inoltre al Gasteig di Monaco, alla Filarmonica di Berlino, al Concertgebouw di Amsterdam, alla BBC di Londra e al Mishkenot Center di Gerusalemme. All’attività di solista affianca la musica da camera, la direzione e un vasto lavoro di ricerca nel campo del melologo, collaborando con Maddalena Crippa e Milena Vukotic (loro la prima esecuzione in italiano del “Canto di amore e morte dell’Alfiere Cristoph Rilke“ di Ullmann). Insieme ad Angela Annese e Marco Baliani, è autore di una Drammaturgia sul Manfred di Byron con musiche di Ciajkowsky trasmessa da Radio 3, nonché di programmi televisivi sulla musica.

Con Angela Annese ha eseguito in prima assoluta “Di bravura“ di Azio Corghi per due pianoforti e, alla guida della Krasnoyarsk Chamber Orchestra, “Fero dolore“ dello stesso compositore, nella versione per mezzosoprano, viola e orchestra, assieme ad Annarita Taliento e Anna Serova alla Filarmonica di Trento. Nell’estate 2008 è stato pianista e direttore della prima esecuzione di “Senza vincitori né vinti“ di Alessandro Grego, su testo di Mario Rigoni Stern e Francesco Niccolini, con la voce recitante Arnoldo Foà, rappresentato sulla linea del fronte della I Guerra mondiale sul Monte Grappa.

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