Autosilo Massarotti, il duro rilancio: l'uso come deposito 'costa' al Comune 54.900 euro
La somma viene poi rimborsata dal Ministero della Giustizia. "Ma per la struttura serve un rilancio dell'uso a parcheggio, garantendo maggiore sicurezza e innovazione tecnologica, con formule tipo easy park, che sta mostrando di funzionare", spiega l'assessore Manfredini.
Rilancio dell’autosilo Massarotti, il Comune lo considera una priorità, come ha spiegato l’assessore alla Mobilità Alessia Manfredini negli ultimi interventi di modifica del piano sosta cittadino. Ma come rilanciare un parcheggio che non è mai entrato nel cuore dei cremonesi e nemmeno dei visitatori esterni, tanto che nessuno ha battuto ciglio quando è stato per metà trasformato in deposito per gli archivi dei Tribunale? Un utilizzo che comunque è redditizio per il proprietario, cioè Aem Spa. 54mila euro, iva inclusa, il canone annuo stabilito nel 2014 per l’affitto dei tre piani interrati della struttura. Soldi che vengono rimborsati – con comodo – dal Ministero della Giustizia. Il contratto è valido fino al 2019, ma c’è chi vorrebbe una valorizzazione complessiva a parcheggio. “Il Massarotti deve essere rilanciato e per farlo occorre ammodernarlo”, afferma l’assessore Manfredini. “Penso a forme di fidelizzazione come gli abbonamenti per lavoratori della zona, cosa in parte già avviata, e per gli stessi residenti. Vanno migliorati gli aspetti legati alla sicurezza e vanno introdotte anche qui le nuove tecnologie come Easy Park, da poco introdotto in città nei parcheggi Aem e Saba, che sta riscuotendo un ottimo successo”. Forme insomma che consentono di usufruire dei parcheggi a pagamento senza il pensiero di avere le monetine in tasca e pagando esattamente per il tempo in cui si usufruisce della sosta.
“D’altra parte – continua Manfredini – nel Villa Glori, considerato il ‘gioiello’ dei parcheggi in struttura dell’Aem, gli investimenti sono stati fatti, per l’appunto nell’ottica ‘smart’. Il discorso dei parcheggi in struttura non va slegato dal riordino generale della mobilità cittadina, a cui stiamo lavorando. Entro quest’anno intendiamo completare il ‘pums’, piano urbano della mobilità sostenibile, per il quale stiamo prendendo spunto da quanto avviene in altre città. Si tratta di mettere insieme facilitazioni alla sosta, incentivi ai mezzi con basse o nulle emissioni (ad esempio installando le colonnine per il rifornimento auto elettriche, ndr), trasporto pubblico”. Tutte innovazioni che, se messe in programma dall’amministrazione, possono concorrere al riparto dei fondi previsti dal ministero dell’ambiente per la mobilità sostenibile (35 milioni, recente Collegato Ambientale).
Gli ultimi dati, risalenti a qualche anno fa, sull’utilizzo del Massarotti, mostravano un tasso di utilizzo storico intorno al 38%, che oggi, grazie alle politiche di incentivazione degli abbonamenti da parte degli enti pubblici, è salito al 50%.
g.b.