Spettacolo

Celebrazioni Monteverdiane Sir Eliot Gardiner potrebbe dirigere il concerto principale

A sir John Eliot Gardiner, straordinario direttore d'orchestra inglese, la "capitale della musica" vorrebbe affidare il concerto principale delle celebrazioni monteverdiane 2017.

E’ una delle personalità più importanti nella direzione d’orchestra della seconda metà del XX secolo: nel 1964 ha fondato il Monteverdi Choir e nel 1968 la Monteverdi Orchestra e per il 450esimo anniversario della nascita del compositore cremonese ha già in cantiere diversi progetti artistici. Stiamo parlando di John Eliot Gardiner, straordinario direttore d’orchestra inglese al quale la “capitale della musica” vorrebbe affidare il concerto principale delle celebrazioni monteverdiane 2017. L’evento dovrebbe tenersi nella Cattedrale cittadina ad inizio maggio, e sebbene anche per il programma sia d’obbligo il condizionale, non è da escludersi il Vespro della Beata Vergine: Gardiner infatti ne aveva già diretto l’esecuzione in Duomo nel 1993, con il concerto inserito nel cartellone del Festival di Cremona ideato per ricordare il ‘divin’ Claudio nel 350esimo della morte.
La certezza per ora è che Sir Eliot sarà al teatro La Fenice di Venezia nel giugno 2017 con questi titoli: L’Orfeo, Il ritorno d’Ulisse in patria e L’incoronazione di Poppea. Anche la Serenissima d’altronde, così come Mantova, si prepara a festeggiare in grande stile il compositore cremonese che era solito definire «amate terre» le tre città dove aveva lavorato e vissuto. Proprio la scorsa settimana si è riunito il tavolo per le celebrazioni monteverdiane che vede impegnata nei progetti anche Regione Lombardia. Per maggiori dettagli, però, bisognerà attendere almeno dopo l’estate.
Intanto si può ricordare che Gardiner era stato nella città del Torrazzo l’ultima volta dieci anni fa per ricevere la laurea honoris causa in Musicologia da parte dell’Università di Pavia sede di Cremona. Nel corso della cerimonia svolta al teatro Ponchielli, Sir Eliot aveva tenuto una lectio doctoralis chiusa con il tipico humor britannico: «Mi dispiace di essere arrivato tre secoli dopo» -aveva detto- «perchè il musicista che più di tutti avrei voluto conoscere è il vostro ‘divin’ Claudio Monteverdi».

Federica Priori 

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