'La moglie di Libero Marini gli chiedeva di farla morire' No a perizia psichiatrica
No del gup Christian Colombo alla richiesta della difesa di Libero Marini di disporre, nei confronti dell’imputato, 76 anni, una perizia psichiatrica. L'anziano sarà processato con il rito abbreviato per l'omicidio della moglie.
No del gup Christian Colombo alla richiesta della difesa di Libero Marini di disporre, nei confronti dell’imputato, 76 anni, una perizia psichiatrica. “Per il giudice”, come ha spiegato lo stesso difensore, l’avvocato Stefano Moruzzi, del foro di Piacenza, “lo stato psicologico del mio cliente è già sufficientemente riportato negli atti”. Libero Marini, accusato di aver ucciso il 13 febbraio scorso la moglie Ernestina Bianca Chiari, 74 anni, con una sola, ma fatale, coltellata alla gola nel loro appartamento di via Brenti, sarà processato con il rito abbreviato il prossimo 10 novembre. Da una settimana il 76enne è ospite, in regime di arresti domiciliari, presso una casa per anziani nel piacentino dopo essere stato ricoverato per due mesi nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Cremona. “Dagli atti emerge che il mio cliente, dal giorno dell’evento, soffre di un decadimento cognitivo”, ha spiegato il legale. “La moglie, dopo essere stata colpita dall’ictus, non accettava la sua condizione, e quotidianamente gli chiedeva di aiutarla a morire”. “La coppia era molto unita”, ha aggiunto l’avvocato Moruzzi, “tanto che Marini, dopo il fatto, ha tentato di togliersi la vita, senza poi riuscirci. Il suo intento era quello di raggiungerla”.
Sara Pizzorni