Manfredini: 'Via Giordano non sarà un'altra via Dante, mai pensato al senso unico'
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Sono definiti come dei dati “molto positivi” quelli relativi al monitoraggio del traffico in via Altobello Melone, strada da un mese diventata porta d’accesso a piazza Marconi e al suo parcheggio. Pur senza dare numeri precisi, l’assessore alla Mobilità e all’Ambiente Alessia Manfredini, fa capire che la reintroduzione, dopo oltre 30 anni, del doppio senso di marcia nella strada che collega via Giordano e via Cadore, funziona, eccome. Tanto (ma non è ancora ufficiale) da renderla definitiva. “C’è un gruppo tecnico che sta seguendo costantemente la situazione – afferma – tecnici e vigili ci confermano che con la soluzione adottata si annullano tutti i punti di conflitto sull’incrocio, oltre ad aver creato un percorso più lineare e diretto per accedere al parcheggio di piazza Marconi. L’idea della rotatoria e del doppio senso sul primo tratto di Via Altobello Melone era già prevista nel progetto preliminare: questo per dire che c’è una coerenza di fondo nelle politiche adottate in tema di viabilità cittadina”. A breve l’assessore e i tecnici incontreranno il direttivo di quartiere per esporre i dati di questa sperimentazione e, sottolinea Manfredini, “confrontarci nel merito delle cose senza utilizzare ogni occasione per strumentalizzare o far polemica contro l’amministrazione”.
Ma in questi giorni è balzata alle cronache un’altra vicenda relativa all’utilizzo di questa strada, con la delusione del Comitato di Quartiere 9 per il no del Comune alla chiusura per domenica pomeriggio del tratto di strada tra via Gorizia e via Argine Panizza per svolgervi la festa di quartiere. Dopo le bordate sulla disorganizzazione dei provvedimenti adottati da parte del consigliere di minoranza Giorgio Everet e la presa di posizione a favore della chiusura di Legambiente, Manfredini dichiara “affascinante” l’idea di “chiudere al traffico via Giordano per mezza giornata”, ma impossibile da attuare “senza un provvedimento complessivo su tutta la città; avrebbe avuto pesanti ripercussioni sulla viabilità cittadina”. “Inoltre – prosegue l’assessore – condivido pienamente il tema di spostare il traffico passivo delle auto sulla tangenziale o organizzare domeniche di sensibilizzazione sui temi ambientali. Ma resta il fatto che ci sono consolidate abitudini e percorsi fissi per andare al lavoro o a casa, o semplicemente spostarsi in città, e quindi ci vuole il tempo necessario per comunicare e spiegare eventuali provvedimenti adottati limitando al massimo i disagi”.
Per quanto riguarda il tanto discusso progetto di riordino complessivo della viabilità su via Giordano e via Cadore, “abbiamo ipotizzato uno scenario futuro di quel comparto, ed è la prima volta che un’amministrazione se ne è fatta carico. Prima si parlava di Strada Sud senza mai farla, ora c’è un progetto in fase di perfezionamento, con tutti gli approfondimenti, rilievi topografici, e analisi dettagliate degli spazi per una possibile pista ciclabile e lo spazio per la sosta. Sosta che andrà anche migliorata su via Cadore, in particolare il primo tratto tra Porta Mosa e Largo Pagliari. Ma il progetto su via Giordano – lo dico con chiarezza e una volta per tutte – mantiene il doppio senso di marcia e prevede diversi step per la sua realizzazione.
Nessuno ha in mente di copiare l’ipotesi di Viale Trento Trieste e via Dante, arteria che necessita ancora di pesanti correttivi. Ma a tempo debito affronteremo anche queste criticità”.
g.biagi