Cronaca

Oneri urbanistici a quota 2 milioni, tre priorità nel Piano opere pubbliche

Circa 2 milioni di euro, in oneri di urbanizzazione, sarebbero entrati quest’anno nelle casse  del Comune, un dato in crescita rispetto all’anno scorso e a quelli immediatamente precedenti. Segnale, forse, di una ripresa dell’edilizia privata anche se non ai livelli di 10 anni fa. Negli ultimi due bilanci, gran parte di questi proventi sono stati messi nella spesa corrente, il che ha consentito al Comune di eseguire una serie di interventi di manutenzione di edifici pubblici, strade e marciapiedi. L’amministrazione Galimberti è ora alle prese con le variazioni al Piano opere pubbliche per 2017 e 2018, opere che dovranno lasciare un ‘segno’ tangibile alla città del lavoro svolto. In quest’ottica, gli interventi sul patrimonio su cui l’amministrazione punta per il prossimo anno sembrano essere tre. Il recupero dell’ala ex museo Stradivariano di palazzo Affaitati, grazie ad un cofinanziamento regionale confermato qualche giorno fa, che consentirà di riutilizzare spazi interni ora vuoti e di rendere davvero fruibile l’area verde lungo via Palestro. A poca distanza c’è poi l’intervento su via Goito, dove il Comune vorrebbe togliere la recinzione che da anni circonda l’ex cantiere della mediateca: c’è infatti l’accordo con il Ministero, che consentirebbe di sbloccare un’area rimasta vincolata ad un uso ormai superato. L’intenzione è quella di renderlo spazio pubblico fuibile. Infine, si punta al recupero di una consistente ala di palazzo Grasselli, per farne un sorta di palazzo della città. Quest’ultimo intervento può già contare su un primo finanziamento regionale, relativo all’apertura del bellissimo giardino retrostante; ma il grosso dei fondi dovrebbero arrivare da Fondazione Cariplo. Sembra di capire che sia questa l’ultima occasione per il Comune, di cambiare il volto di palazzo Grasselli. Il 2018 dovrebbe invece essere l’anno di una serie di interventi già inseriti nel piano opere pubbliche, ma rimasti finora in sordina: come il rifacimento della pavimentazione nell’area della ztl più pregiata, quella attorno a Galleria XXV aprile e forse anche di corso Garibaldi. I due assessorati maggiormente interessati dal piano opere pubbliche sono quelli di Andrea Virgilio (patrimonio) e Alessia Manfredini (strade e viabilità): molti tasselli restano ancora da sistemare e per questo sul tema è atteso il parere di uno o più incontri di maggioranza.

Uno dei nodi è rappresentato ad esempio dalla necessità di conciliare interventi di riqualificazione del centro storico come quelli descritti, palcoscenico per la città, con i meno spettacolari lavori nei quartieri più decentrati che rischiano di finire sempre in fondo alla lista, fortemente sostenuti dalla componente di sinistra della coalizione. Interventi come la strada che da san Savino porta a S.Felice ad esempio, che quasi sicuramente slitteranno, o i lavori al Maristella, dove sembra tramontata l’idea della rotatoria, a favore invece di più leggeri interventi di rallentamento traffico. Ma anche un intervento poco costoso come quello dei nuovi sensi unici in viale Po non sembra alle porte. Tutto dipenderà dalla capacità finanziaria del Comune nei prossimi due anni, dal fatto che riesca ad attingere ad altri fondi (per un grosso intervento a S. Felice è in attesa di un maxi finanziamento statale) e dalla possibilità di avere, come si diceva all’inizio, denaro fresco dagli oneri di urbanizzazione.

g.biagi

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