Qualità vita: Cremona batte Mantova per nuovi nati, ma perde per export imprese

Partendo dalla classifica pubblicata questa mattina nell’annuale report del Sole24ore, abbiamo esaminato i piazzamenti della provincia di Cremona nei vari indicatori (alcuni dei 42 esaminati dal quotidiano) comparandoli con la vicina Mantova, la provincia che dovrebbe diventare un tutt’uno con Cremona e comunque quella con cui già esiste una pluralità di questioni in comune: dalla sanità (ex Asl ora Ats), alle Camere di Commercio ormai prossime alla fusione, ai problemi legati alla viabilità, alle strutture sindacali e di rappresentanza.
Reddito, risparmi e consumi. Cremona si colloca in 42esima posizione, peggiorando il dato dello scorso anno, nell’indicatore che tiene conto tra l’altro, del pil pro capite, importo medio delle pensioni depositi bancari pro capite, patrimonio immobiliare, canone medio degli affitti. Con 573 punti è appena sopra la media italiana (552), ben lontano comunque dalle città al top come Aosta (762), Milano (710), Trieste (694). Meglio di Mantova, che è 59esima.
Guardando più nel dettaglio, si scopre che Cremona è nella parte alta della classifica relativa all’acquisto di beni durevoli: 11esimi su scala nazionale nel 2015, con una spesa per famiglia pari a 2.612 euro, Mantova è poco più sotto, 27esima, con 2.519 euro. Ma se guardiamo ad altre voci che rappresentano il benessere, scopriamo che stiamo peggio dei vicini di casa: il valore medio degli affitti è più basso (canone al mese in zona semicentrale, dato al 2016), 580 euro contro 710; il patrimonio residenziale pro capite pure (41.615 euro contro 43.597); i risparmi in banca più bassi (18.963 contro 21.594, dato 2015); mentre simile è il Pil pro capite: 25.709 Cremona, 26.058 Mantova.
Affari, lavoro innovazione. Cremona è 33esima (in discesa), con 497 punti (media nazionale 438; Mantova meglio, in 19esima posizione). Tra i parametri, anche le start up innovative: per numero -ogni 1000 imprese – Cremona è 58esima, Mantova 72esima; il tasso di disoccupazione giovanile è alla pari (17esima posizione per Cremona, 19esima per Mantova con tassi rispettivamente di 25,5 e 26,3); leggermente meglio Cremona per occupazione totale (25esima con 62,1; Mantova 35esima con 64,2). In quanto a brevetti, Mantova ci supera con 2,37 ogni 1000 abitanti (26esima posizione) mentre Cremona ne colleziona 1,31 (29esima posizione). Il dato più significativo riguarda però l’export: Mantova fa decisamente meglio, la quota di Pil destinata all’estero è il 54,4% mentre a Cremona si ferma al 39%. Anche come numero di imprese registrate in Camera di Commercio, Mantova, 55esima supera Cremona, 100esima, con 10,1 imprese ogni 1000 abitanti (Cremona si ferma a 8,2). Sul rapporto impieghi / depositi bancari, che illustra la propensione ad investire delle imprese, le due province si assomigliano: 1,6 per ciascuna, al 10° posto.
Servizi, Ambiente, welfare. Cremona è 45esima, in discesa con 583 punti (562 nazionale). Mantova è appena sopra, in 42esima posizione. Fanno parte di questo indicatore: spesa per servizi sociali a favore di minori, anziani e povertà; disponibilità di sportelli bancari e pos; indicatore ambientale di Legambiente (Mantova qui è nettamente meglio, con un indicatore di 70,51 che la colloca nella terza posizione nazionale e Cremona in 21esima con indicatore 60); escursione termica massima nei 12 mesi, banda larga (Cremona all’avanguardia: ottava in classifica con il 99,35% di popolazione servita; Mantova 18esima con il 94%). Cremona fa nettamente meglio in quanto a sanità: l’indice di emigrazione ospedaliera è di 4,33 (20esima posizione in classifica), mentre l’indice di Mantova è pari a 14 (88esima posizione).
Demografia, famiglia integrazione. L’indicatore ci piazza 31esimi, in miglioramento, con 579 punti a fronte di una media nazionale di 558 e nettamente sopra Mantova, 75esima. Una sorpresa viene dal tasso di natalità: a fronte di una media nazionale di 7,66 nuovi nati ogni 1000 abitanti, Cremona nel 2015 è stata più prolifica, con un tasso di 8,9 che ci colloca all’ottavo posto in Italia, seconda provincia lombarda dopo Monza. Mantova al contrario è quasi in fondo, 105esima posizione con un tasso di natalità pari a 6,10.
Vengono inoltre considerati: nuove acquisizioni di cittadinanza tra gli immigrati (ogni cento stranieri, a Mantova 5,43 nuove cittadinanze, a Cremona 4,13); laureati nella fascia d’età 25 – 30 anni, densità di popolazione, indice di vecchiaia (Mantova leggermente più giovane, indice 169,2 contro 178,3).
Giustizia, sicurezza reati. 42esimi, con Mantova 53esima. Include rapine, scippi ecc, ma anche le cause pendenti da più di tre anni. Cremona ha 290 punti, la media nazionale è 288. Microcriminalità (scippi e borseggi, appunto) peggiore a Mantova: ogni 100mila abitanti, 164 casi contro i 126 di Cremona; in quanto a case svaligiate (sempre numero di casi ogni 100mila abitanti), a Mantova 473, a Cremona 509; truffe, Mantova un po’ meglio, con 219 contro le 246 di Cremona.
Cultura, tempo libero. Meglio dello scorso anno, ma sempre nella parte bassa della classifica, 60esimi, con 33 punti. Mantova, capitale della cultura 2016, ha lo stesso punteggio di Cremona, ma molte voci sono relative al 2015. I virgiliani ci battono per numero di sale cinematografiche ogni 100mila abitanti (6,54 contro 3,61), per ristoranti e bar ( 574 contro 553), per spesa di turisti stranieri (Mantova 54esima, Cremona 39esima); mentre Cremona è superiore in quanto a indice di sportività (32esima, mentre Mantova è al 73esimo posto), per associazioni del terzo settore (51esimi contro 72esima Mantova) e per incassi totali a spettacoli, ogni 1000 abitanti (35esima Cr, 44esima Mn).
g.biagi