Cronaca

Senza lavoro da 3 anni e sotto sfratto dall'Aler: gruppo Sos Cremonesi lancia allarme

foto di repertorio

Hanno scritto al sindaco e allo sportello casa dei servizi sociali, i volontari del gruppo facebook SoS Cremonesi,  prima che la situazione di M.M rischi di esplodere in tragedia: donna sola, senza lavoro da tre anni, prossima allo sfratto dall’appartamento Aler in cui è alloggiata. Il gruppo, che sta aiutando decine di cremonesi in povertà, attraverso la raccolta di fondi e di generi di consumo, ha preso a cuore questo caso, al pari di quello di Desdemona, nome fittizio dietro al quale sta un’altra storia di solitudine, indigenza e malattia. Per quanto riguarda M.M., il timore è che la mancanza di un intervento forte dei servizi sociali possa sfociare in una tragedia.

“Vogliamo far presente – si legge nella lettera – la situazione della signora M.M. di via Aspromonte riguardante lo sfratto dalla casa di proprietà dell’Aler. Da tre anni l’ALER sta chiedendo un affitto di 230 euro mensili, incomprensibile, perchè da altrettanti tre anni, essendo disoccupata e con un figlio a carico, seguito tra l’altro da psicologi per problemi relazionali, presenta un ISE a reddito zero. Ai servizi sociali dello sportello casa è stata fatta presente la situazione già dallo scorso marzo, ci chiediamo perchè non si è arrivati a una soluzione. Al primo tentativo di sfratto della settimana scorsa, la signora ha dovuto essere ricoverata in ospedale perchè colta da malore, non sapendo dove andare, impensabile vivere per strada; il giorno 16 ritornerà l’ufficiale giudiziario per mettere i sigilli all’appartamento e l’unica alternativa sarà proprio la strada. Dallo scorso anno vivono con un piccolo aiuto della Parrocchia e con aiuti che il gruppo SOS Cremonesi, che si e’ attivato su FB e grazie alla generosità degli iscritti, le fanno pervenire. Ci chiediamo se dovrà arrivare a compiere un gesto estremo, come è già avvenuto per la signora che si è gettata in mare annegando a Genova, perchè tutte le istituzioni avevano ignorato i suoi appelli, o se il Comune provvederà ad assegnarle un piccolo alloggio con un affitto adeguato al suo reddito zero. Se un errore c’è stato da parte di ALER nel chiedere un affitto non dovuto in quella misura, in quanto una persona disoccupata non potrà mai pagare, altrettanto errore c’è stato da parte dei servizi sociali ai quali si era rivolta per chiedere di essere aiutata a risolvere il problema. Dove finiranno la settimana prossima la signora e il figlio? Sul marciapiede di quale strada dovrà dormire ? Chiediamo al Comune di intervenire in fretta e ai servizi sociali, dopo tante promesse mai mantenute di attivarsi a trovarle un piccolo alloggio dove poter vivere”.

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